Grazie ad un progetto finanziato dall’Ue il passaporto potrebbe essere sostituito da un’identità digitale memorizzata sullo smartphone dei passeggeri
Si chiama Smart-Trust il progetto UE per dire addio ai passaporti e sostituirli, in un futuro non molto lontano, con gli smartphone. Grazie ad una iniziativa finanziata dall’Ue, presto basterà lo smartphone per superare i controlli alle frontiere.
Il piano Smart Trust, infatti, potrebbe rivoluzionare molto presto tutte le procedure relative all’identificazione dei passeggeri negli aeroporti.
Il progetto per digitalizzare l’identità è attualmente allo studio anche per le verifiche aeroportuali e per velocizzare la pratica con l’identificazione elettronica sul telefonino. Perché se per molti il passaporto è un oggetto di culto, che testimonia viaggi e visite in paesi lontani, per altri il documento si identifica con inutili code e perdite di tempo.
Come funzionerà il progetto Smart Trust
L’idea è quella di utilizzare il proprio smartphone al posto del passaporto. Sul dispositivo, infatti, verrà caricata la mole di dati relativa alla nostra identità e le impronte digitali grazie ad una procedura e una tecnologia messa a punto dalla società portoghese, Vision-Box specializzata nell’automazione del sistema di identificazione biometrica.
A sperimentare per primi, in Europa, Smart-Trust, saranno gli aeroporti di Lisbona e Amsterdam Schiphol.
Al centro della sperimentazione, in ogni caso, c’è il tema della sicurezza. Infatti si stanno studiando, al momento, delle soluzioni che possano consentire di trovare il giusto compromesso tra celerità ed accuratezza delle verifiche.
In molti, infatti, temono che questo metodo possa mettere a rischio i propri dati personali.
Tuttavia, sembra che Smart-Trust si avvalga della biometria come unico token per l’identificazione. Dunque il riconoscimento è basato sulle caratteristiche biologiche dell’individuo, come le impronte digitali o il riconoscimento facciale. Sistemi di sicurezza già diffusi sugli smartphone più evoluti.
Il riconoscimento collegato al profilo biometrico di ogni persona- unico e non replicabile – è una garanzia anche in caso di smarrimento o furto dello smartphone.
Insomma, secondo gli esperti, l’utente avrebbe il pieno controllo sulle informazioni che lo riguardano e anzi, non si rischierebbe più di incappare in un furto di identità come invece avviene con il passaporto cartaceo.
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