Due uova contaminate dal Fipronil sono state riscontrate in seguito ai campionamenti analizzati dagli Istituti zooprofilattici. Ma cosa si rischia?
Uova contaminate dal Fipronil. La notizia ha fatto il giro dei media ed ha destato un comprensibile allarme tra i consumatori. Cos’è questa sostanza che è il Ministero della Salute fa sapere di aver riscontrato a seguito dei campionamenti eseguiti negli ultimi giorni?
Il Fipronil è un insetticida che viene utilizzato perché colpisce il sistema nervoso degli insetti. Funziona grazie all’inibizione di dure recettori: il GABA ed il Glu-Cl. Quest’ultimo non esiste nei mammiferi. Funziona in sostanza come un veleno che agisce lentamente. L’insetto così ha il tempo di tornare nel proprio nido, in modo che possa contagiare i suoi simili. Come antiparassitario, viene utilizzato in ambito veterinario per tenere lontani pidocchi, zecche e pulci dagli animali.
Quali sono i rischi per la nostra salute
Per quanto riguarda i rischi per l’essere umano, è importante sapere che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità classifica il Fipronil “moderatamente rischioso”. Nell’uomo l’insetticida può portare nausea, vomito, dolore addominale. Ma anche vertigini e convulsioni tutti questi disturbi passano con il tempo ed in caso di ingestione del Fipronil si può intervenire inducendo il vomito o effettuando una lavanda gastrica.
Il problema della presenza di Fipronil nelle uova, è dunque soprattutto da collegare al divieto di commerciare alimenti che lo contengono. “Rimane molto improbabile che ci sia un rischio per la salute pubblica” spiega Food Standards Agency United Kingdom. Tuttavia, ribadisce l’importante agenzia alimentare britannica “ma poiché Fipronil non è autorizzato ad essere utilizzato negli animali da produzione alimentare, stiamo monitorando i prodotti alimentari implicati e assicurando che siano rimossi dalla vendita”.
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