Il Segretario Troise: dall’addio del posto fisso all’addio del ‘letto fisso’

“Il nostro SSN sta precipitando, nel silenzio e nell’indifferenza, nel baratro dell’incapienza. Un’incapienza di posti letto, di medici, di infermieri, di spazi fisici, di risorse in conto capitale, di formazione”. Così il Segretario Anaao Assomed, a commento della situazione dei Pronto soccorso italiani, al centro dell’attenzione mediatica dei giorni scorsi in seguito alla denuncia del giornalista Patrizio Cairoli su quanto accaduto al padre presso l’Ospedale San Camillo di Roma. “Siamo ai margini dell’Europa come numero di posti letto per mille abitanti, sotto la media UE per le risorse destinate alla Sanità. Il diritto ad essere curato in maniera appropriata ed in condizioni dignitose è diventato quasi un privilegio. Dall’addio al posto fisso alla fine del ‘letto fisso’”.

La questione dei Pronto soccorso del nostro Paese si è riproposta con prepotenza nelle scorse ore anche in seguito alla presentazione dell’indagine condotta da Tdm Cittadinanzattiva e Simeu sullo stato dei servizi d’emergenza sanitaria nazionale. “A medici e infermieri – continua Troise – spetta assumersi tutti i rischi ed assistere allo scempio quotidiano di un diritto fondamentale. Ai pazienti spetta invece il martirio che questo scempio comporta. Costretti a vivere lo stesso dramma su fronti contrapposti. A tutti gli altri consigliamo un tour guidato quotidiano per capire che non è solo una radicale modifica costituzionale che può determinare un cambio di rotta. Basterebbe che governo e regioni si occupassero delle sofferenze sociali come di quelle bancarie”.

Il Segretario Anaao, nel ricordare come l’articolo 32 della costituzione reciti che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”, si chiede se coloro che dovrebbero difendere tali diritti conoscano lo stato comatoso della sanità pubblica, caratterizzata dal taglio di 70mila posti letto negli ultimi dieci anni.

E mentre il dibattito sulle riforme costituzionali e sul referendum del prossimo 4 dicembre occupa pagine su pagine di giornali, ore sui telegiornali e serate intere nei talk show politici, Troise si interroga se, nel vociare dei contendenti, ci sia qualcuno che ricorda che il rispetto e l’applicazione dei diritti fondamentali sono non meno importanti delle modifiche degli assetti parlamentari.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui