Il professionista, un chirurgo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti, vessava la compagna e il figlio davanti al quale si consumavano le violenze

È una storia dai risvolti agghiaccianti quella che ha visto protagonista un chirurgo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti, arrestato a Roma.
Già in passato l’uomo era stato coinvolto in vicende poco chiare, legate però al consumo di droga. Il chirurgo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti, infatti, era un consumatore abituale di cocaina, come gli stessi colleghi di lavoro in un famoso ospedale sul litorale di Roma sapevano bene.
In passato, per questa ragione, aveva avuto dei problemi giudiziari: una condanna a due anni e mezzo per corruzione e falso ideologico, per aver rilasciato un certificato medico fasullo al genero di uno spacciatore di droga, arrestato nel 2007 dai carabinieri, con un gruppo di complici tutti dello stesso ospedale.
In cambio il chirurgo ortopedico, di 55 anni, che allora finì ai domiciliari, aveva chiesto qualche grammo di stupefacente.
Quell’episodio risale al 2012, e da lì in poi niente aveva attirato ulteriori sospetti sull’uomo. Fino a quando gli investigatori della Squadra mobile, insieme con i colleghi della polizia postale, hanno arrestato di nuovo il professionista.

L’accusa, questa volta, è di aver violentato la compagna, anche lei in servizio nell’ospedale, e averla maltrattata in diverse occasioni, con botte e insulti.

Non solo. Agli inquirenti risulta che l’uomo filmasse anche queste violenze. Il chirurgo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti, peraltro, teneva questi comportamenti violenti anche davanti al figlio minorenne della coppia, di soli 10 anni – la donna ha un figlio più grande avuto da una precedente relazione – che il medico ha tentato di corrompere con somme di denaro affinché non raccontasse nulla.
Oltre a tutto questo, nel suo computer c’erano anche film a luci rosse. L’uomo avrebbe detto al figlio: “Servono per farti crescere”.
Una vicenda terribile che è andata avanti per anni, sebbene in ospedale più di qualche collega sospettasse che ci fosse qualcosa di strano. In seguito all’arresto per corruzione, l’ortopedico era stato sospeso e allontanato, ma era stato poi reintegrato.

Qualche mese fa, esausta per le violenze e i soprusi che andavano avanti da anni nella loro abitazione, la compagna ha deciso di presentarsi dalla polizia.

Gli accertamenti sono andati avanti alcune settimane e da questi è emerso che il chirurgo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti, oltre alla cocaina consumava anche crack, droga che ha effetti devastanti sul fisico e anche sul sistema nervoso.
Quello che adesso gli inquirenti stanno verificando è se il cinquantenne si drogasse anche sul lavoro. Una possibilità che non viene esclusa, così come la possibilità che nei suoi computer possano essere stati memorizzati foto e video a sfondo pedopornografico.
Per il momento questo fronte investigativo non è stato ancora esplorato.
Il chirurgo attualmente si trova in carcere, a Regina Coeli, accusato di violenza sessuale, lesioni, maltrattamenti in famiglia e corruzione di minorenne. Lui non avrebbe parlato, e gli investigatori mantengono il riserbo più stretto su tutta la vicenda, anche per proteggere il figlio minore della coppia.
Nei prossimi giorni il medico comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida del provvedimento.
 
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