Le tariffe riguardanti il costo del DPO (data protection officer) si determinano tenendo conto delle dimensioni del titolare del trattamento dei dati.

Come noto, con l’adeguamento alla normativa GDPR in materia di privacy entrata in vigore il 25 maggio 2018, un problema che si pone adesso è quello relativo al costo del DPO.

Infatti, la nomina del DPO (data protection officer) all’interno di aziende, associazioni, onlus, enti pubblici, studi professionali è obbligatoria in alcuni casi e ha, ovviamente, un costo.

La nomina risulta obbligatoria per gli enti pubblici, mentre in altri casi è necessario che le attività siano effettuate su larga scala oppure nell’ipotesi si presentino altre caratteristiche previste dal regolamento europeo.

Tuttavia è consigliabile farsi assistere da un data protection officer anche nei casi in cui non sia obbligatorio, magari concordando tariffe più contenute.

Costo del DPO e suoi compiti

Il compito del DPO è quello di informare e consigliare il titolare o il responsabile del trattamento, nonché i dipendenti, sugli obblighi derivanti dal Regolamento europeo e da altre disposizioni dell’Unione relative alla protezione dei dati.

Non solo. Il data protection officer è tenuto a verificare l’osservanza del Regolamento europeo e delle altre disposizioni dell’Unione relative alla protezione dei dati.

Inoltre, deve verificare le politiche del titolare in materia di protezione dei dati personali, inclusi l’attribuzione delle responsabilità, la sensibilizzazione e la formazione del personale coinvolto nelle operazioni di trattamento.

Il DPO deve fornire, se richiesto, pareri in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliarne lo svolgimento ai sensi dell’art. 35 del Regolamento.

Inoltre, deve cooperare con l’autorità di controllo e fungere da punto di contatto con la stessa per le questioni connesse alla protezione dei dati personali. Oppure, eventualmente, consultare il Garante di propria iniziativa.

Altra sua mansione è fungere da punto di contatto per l’autorità di controllo per questioni connesse al trattamento, tra cui la consultazione preventiva di cui all’art. 36 ed effettuare, se del caso, consultazioni relativamente a qualunque altra questione.

Infine, deve occuparsi della formazione del personale dipendente.

Per quel che concerne i costi del DPO, le tariffe che al momento vengono applicate sono dai 50 ai 70 euro/ora per quanto riguarda le consulenze a distanza. Se si desidera la presenza in azienda o se ciò è opportuno e suggerito pure dal DPO la tariffa potrebbe salire a 100 euro/ora

Tra audit, verifica delle competenze dei dipendenti, tipo di attività svolta e pianificazione delle consulenze, il costo per un’organizzazione potrebbe aggirarsi intorno ai 2500/3000 euro l’anno.

Tuttavia, va ricordato che il DPO si può anche dividere tra più organismi, con un risparmio notevole.

 

Leggi anche:

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, RISCHI E OPPORTUNITÀ DEL GDPR

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui