In Italia, più del 5% della popolazione, soprattutto femminile in età adolescenziale e pre-adolescenziale, è vittima di disturbi alimentari. Anoressia e bulimia, obesità sono una vera e propria epidemia sociale e assumono anche le caratteristiche di una dipendenza pari a quella da alcol e droga. In più essi hanno aspetti addirittura più pervasivi se si considera che la sostanza da cui si ha dipendenza, il cibo, è imprescindibile nella vita e che un sano rapporto con il cibo va stabilito sin dalla prima infanzia. La nutrizione all’interno della nostra società riveste un ruolo primario. Il cibo costituisce il principale mezzo di sostentamento dell’essere umano ma può essere anche fonte di processi patologici gravi, disturbi del comportamento alimentare. In Regione Lazio si è deciso di intervenire sul tema per poter portare avanti attività di prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari.
Per questo il consigliere regionale Michele Baldi, capogruppo della Lista Civica Zingaretti, ha presentato una proposta di legge: «Lo scopo- dichiara Michele Baldi- è portare avanti le attività di prevenzione, formazione e informazione a livello regionale e creare una solida rete di sostegno, anche attraverso l’attivazione di un numero verde e la creazione di una mappa di reti di servizi, per supportare le persone affette da questi disturbi. L’obiettivo dunque è quello di coinvolgere famiglie, associazioni, centri sportivi, strutture sanitarie, scuole, istituendo anche una giornata di formazione scolastica, in un percorso comune di sensibilizzazione ed educazione».
«Questa legge, attraverso un approccio “olistico alle patologie e alle abitudini alimentari”, con particolare attenzione alla persona, si propone di contribuire a sbloccare meccanismi di dipendenza che rischiano di accompagnare chi ne è affetto per tutta la vita», dice il consigliere.
 

Quello dei disturbi alimentari è un tema che sta molto a cuore a Responsabile civile. Presto leggerete il parere dei nostri esperti. Per qualsiasi informazione, scrivete a redazione@responsabilecivile.it!

 

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