Sono sei i medici indagati per il caso di un donna morta per arresto cardiaco. Era stata ricoverata per un malore, ma sembrava essersi ripresa
Si indaga sul decesso di una donna morta per arresto cardiaco all’ospedale Tatarella di Cerignola.
La donna, una 38enne, è deceduta il 22 ottobre scorso al nosocomio ofantino e per il suo decesso sono indagati sei medici per omicidio colposo.
L’inchiesta è stata avviata dalla Procura di Foggia dopo la denuncia presentata dal fratello di S.F., la donna morta per arresto cardiaco.
Un atto dovuto, secondo la Procura, per consentire ai sei medici indagati di poter nominare un proprio consulente di fiducia dovendo procedere ad accertamento tecnico non ripetibile al fine di effettuare, il prossimo 26 ottobre, l’autopsia.
Gli agenti di polizia hanno anche sequestrato la cartella clinica della donna subito dopo la denuncia dei suoi parenti.
La vicenda
Tutto è iniziato il 16 ottobre, quando la donna ha avvertito un malore in giardino. Subito soccorsa dal compagno, è stata poi trasportata dal 118 al pronto soccorso del Tatarella.
Qui i sanitari le hanno praticato un massaggio cardiaco per rianimarla. Circa un’ora dopo il ricovero la 38enne ha avuto un’altra crisi.
I medici hanno indotto nella donna il coma farmacologico fino al 19 ottobre quando poi hanno iniziato a risvegliarla.
A quel punto, come afferma il fratello della donna, la 38enne era vigile e respirava autonomamente. Si trovava in attesa del trasferimento in altro reparto.
per essere trasferita in un altro reparto.
Poi, il 22 mattina, i medici hanno chiamato i familiari per comunicare loro il decesso per arresto cardiaco della donna.
I sanitari hanno anche informato la famiglia di aver tentato di rianimarla per circa mezz’ora ma il cuore non ha retto.
Da parte sua, l’avvocato Michele Sodrio che difende la famiglia della vittima ha dichiarato che sarà nominato un consulente medico legale per le persone offese.
“La lista dei medici già indagati tuttavia – ha dichiarato – costituisce una prima importante conferma della gravità di quanto accaduto”.
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