972 vittime nei primi 7 mesi dell’anno. Sono dati importati e preoccupanti quelli diffusi da “Polizia Moderna” , il giornale della Polizia di Stato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, che riguardano le vittime di incidenti stradali. Il dato sembra invertire il bilancio positivo registrato per oltre un decennio dal 2001 al 2013 (nel 2014, nello stesso periodo le vittime sono state 952).
Come riporta in Primo Piano il giornale, “gli incidenti mortali sono in notevole aumento sulle strade italiane, con un picco nello scorso mese di luglio, in particolare nella fascia oraria notturna”.
Quali sono le cause? Eccesso di velocità, alcol, droghe. “Si aggiunge oggi – spiega Polizia Moderna – un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia, che distoglie l’attenzione dalla guida per fare contemporaneamente anche altro: messaggiare, scrivere email e addirittura scattare selfie”.
Stress e disattenzione stanno creando soprattutto nei tratti urbani un deficit d’attenzione negli automobilisti che risulta letale: per brevi percorsi la cintura di sicurezza è spesso un optional, soprattutto nei sedili posteriori dove i passeggeri, contravvenendo all’obbligo, rischiano, in caso di urto, di essere catapultati fuori dall’auto e di venire travolti dai veicoli che sopraggiungono.
Inoltre, secondo il periodico della Polizia di Stato, va aggiunto a questo trend negativo un altro fattore: “ a causa della crisi il parco autovetture del nostro Paese sta infatti invecchiando”. Tradotto in termini di sicurezza, questo vuol dire che i mezzi di circolazione stanno diventando sempre più vecchi e sempre meno sicuri. Secondo le forze dell’ordine, è proprio da questo punto che bisogna partire, ovvero, da “controlli più stringenti” sulla manutenzione dei veicoli, con particolare attenzione ai pullman turistici e scolaresche.
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