L’importanza cruciale delle linee guida in ambito medico-scientifico, ma non solo, è data anche e soprattutto dal loro carattere “mitigatorio” di eventuali responsabilità.
Quando è stata promulgata la ormai celeberrima Legge Gelli sulla responsabilità medico-sanitaria si è posta immediatamente la questione della redazione di linee guida che fossero appropriate.
Questo perché il ruolo delle linee guida è, specie in ambito medico-legale, quello di costituire vere e proprie esimenti di colpa.
Alla luce di questo aspetto, dunque, in che modo devono essere redatte? E quali sono i requisiti minimi che esse devono rivestire?
Non è infrequente, infatti, rilevare l’importante contrasto esistente tra le linee guida espresse da società scientifiche che si occupano di materie e branche identiche ma che, spesso e volentieri, riportano dati differenti.
Una circostanza, questa in particolare, che altrettanto frequentemente mette in difficoltà medici, giudici e medici-legali.
Come noto, esiste un importantissimo organismo chiamato Guidelines International Network.
Quest’ultimo rappresenta un enorme network composto da 93 organizzazioni che producono Linee Guida. Di questo fanno parte nello specifico 89 membri individuali che complessivamente rappresentano 46 paesi.
Ebbene, il Guidelines International Network ha pubblicato sul tema due interessanti contributi.
Questi, in particolare, nascono con il compito ben preciso e dichiarato di rappresentare nel modo più esaustivo possibile una sorta di vademecum.
Quest’ultimo è specificamente finalizzato alla emanazione di una linea guida che sia precisa e indipendente e che, soprattutto, tenga fede ai criteri ritenuti irrinunciabili dal Guidelines International Network.
Sostanzialmente i punti da seguire per redigere delle perfette linee guida sono undici, come esposto nell’approfondita analisi su questo argomento realizzata dall’Avv. Gianluca Mari.
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