Sono quasi 20.000 le persone colpite da «parkinsonismi» atipici, disordini del movimento solo in parte simili alla Malattia di Parkinson, patologia che in Italia affligge oltre 240.000 persone, non solo anziani. Un paziente su 4, infatti, ha meno di 50 anni ed 1 su 10 meno di 40; nei giovani la malattia ha decorso più veloce ed aggressività maggiore.
Il «Freezing» del cammino è uno dei sintomi maggiormente invalidanti nel complesso quadro clinico della Malattia di Parkinson. Ad oggi viene considerato un “sintomo misterioso” essendo difficile da studiare nei suoi meccanismi fisiopatologici e per la sua natura episodica, definito come un’improvvisa incapacità di iniziare a camminare come se i piedi fossero congelati 

Dalla farmacologia alla neuro-modulazione, dagli innovativi device per la neuro-riabilitazione alle strategie fisioterapiche della danza e del ritmo musicale, l’Accademia LIMPE-DISMOV per lo Studio della Malattia di Parkinson e dei Disordini del Movimento fa il punto sulle novità scientifiche in occasione del Primo Congresso Nazionale di Torino dal 28 al 30 settembre. «La Malattia di Parkinson e i Disturbi del Movimento sono in costante aumento» afferma Alfredo Berardelli, Presidente dell’Accademia LIMPE-DISMOV e Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università La Sapienza di Roma, «soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione. Ad oggi, non è disponibile una cura definitiva per queste patologie, ma la ricerca scientifica in campo neurologico sta facendo registrare enormi progressi grazie ai quali è possibile restituire ai pazienti quell’autonomia sociale che garantisce loro una buona qualità di vita».

La malattia di Parkinson viene suddivisa in tre fasi: fase iniziale (luna di miele), fase intermedia (insorgenza di lievi fluttuazioni motorie e discinesie), fase avanzata (gravi fluttuazioni motorie, fenomeni on-off, gravi discinesie). Tra i più comuni disordini del movimento troviamo il Tremore Essenziale, molto più frequente del Parkinson, con cui è confuso nel 30-50% dei casi, caratterizzato unicamente dalla presenza di tremore con caratteristiche diverse dal tremore della Malattia di Parkinson. Su questo versante troviamo inoltre le Distonie, movimenti involontari che possono colpire parti diverse del corpo e che determinano un elevato grado di invalidità.

Un nuovo principio attivo, appena commercializzato in Europa, sembra poter risolvere il problema, lasciato irrisolto per decenni, delle complicanze motorie dovute all’uso prolungato ed a dosi sempre maggiori del farmaco di riferimento, la levodopa. La novità terapeutica di questo nuovo principio attivo, Safinamide, consiste nell’agire contemporaneamente sul circuito dopaminergico classico (recettori della dopamina) e, per la prima volta, sul circuito glutammatergico (recettori del glutammato). Questo doppia azione permette di controllare sintomi e complicanze motorie a breve termine, mantenendo peraltro i benefici a lungo termine.

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