Dopo l’indagine dell’Ivass sulle polizze dormienti, questa ha indirizzato un lettera al mercato per ricevere i codici fiscali degli assicurati

L’Ivass – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – ha pubblicato nei giorni scorsi una indagine sulle polizze dormienti. Dopo questo importante passo, l’Istituto ne ha compiuto un altro verso l’accertamento degli eventuali decessi degli assicurati, non conosciuti dalle Imprese di assicurazioni e dagli inconsapevoli beneficiari della polizze. Le cosiddette polizze dormienti.
Per farlo, ha inviato una lettera al mercato il 14 dicembre 2017 per ricevere i codici fiscali degli assicurati delle polizze vita.
L’obiettivo dichiarato è quello di incrociare i dati e individuare le polizze dormienti.
In collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni intende in questo modo attivare un servizio per effettuare una verifica incrociata tra i codici fiscali degli assicurati di polizze potenzialmente dormienti e l’Anagrafe Tributaria. Lo scopo è quello di accertare l’avvenuto decesso dell’assicurato e la relativa data.

Tale incrocio dovrebbe consentire alle Compagnie di assicurazioni di poter attivare la ricerca dei beneficiari.

Di fatto, con tale operazione, viene richiesto alle imprese di assicurazione di fornire l’elenco dei codici fiscali relativi agli assicurati delle polizze incluse nel perimetro dell’indagine. Questo nei casi in cui le imprese non abbiamo potuto verificare l’avvenuto decesso dell’assicurato.
L’indagine, in particolare, si è incentrata su polizze scadute negli anni 2012-2016 e contratti a vita intera o assimilati in vigore al 31 dicembre 2016,
Al fine, inoltre, di una più ampia verifica della platea dei beneficiari si chiede, anche, la trasmissione dei codici fiscali degli assicurati i cui contratti sono scaduti nel quinquennio precedente all’indagine (2007-2011).
Contratti non ancora liquidati e per i quali le Compagnie non hanno certezza della esistenza in vita degli stessi alla scadenza contrattuale.

I dati dei codici fiscali degli assicurati dovranno infine essere sottoposti a un controllo formale prima della trasmissione all’IVASS.

Dopo aver ricevuto le suddette informazioni dall’Anagrafe Tributaria, l’IVASS comunicherà a ciascuna impresa i codici fiscali delle persone decedute
Ricevendo tali dati dalle assicurazioni l’Ivass dovrebbe riuscire a “stanare” le polizze dormienti.
Il tutto, in attesa della modifica legislativa che obblighi le imprese di assicurazione ad accedere alla ANPR/Anagrafe Nazionale Popolazione Residente.
 
 
 
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