“Siamo impegnati a combattere la violenza contro i medici con tutte le armi possibili – ha affermato il presidente della Fnomceo Filippo Anelli.
La Fnomceo ha lanciato una raccolta firme per promuovere una legge di iniziativa popolare che inasprisca le pene nei confronti di chi compie violenze contro il personale sanitario.
Nello specifico, la decisione è stata presa dal Comitato Centrale. Si tratta infatti dell’organo di Governo della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, riunitosi a Roma.
Una iniziativa che, purtroppo, non stupisce. E’ infatti noto ormai che le aggressioni e gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario occupano ormai la cronaca dei quotidiani nazionali.
Una vera e propria emergenza, che negli ultimi mesi ha portato anche a misure importanti. Tra queste, la creazione di un Osservatorio permanente per la sicurezza e la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari.
In buona sostanza, l’obiettivo di questa raccolta firme è quello di equiparare il reato di aggressione verso un operatore sanitario a quello di violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Una decisione che porterebbe con sé l’obbligo di procedere d’ufficio. Oltre, naturalmente, a pene più severe per chi si macchia di questo reato.
“Siamo impegnati a combattere la violenza contro i medici con tutte le armi possibili” ha dichiarato il presidente Fnomceo Filippo Anelli.
“Non siamo certo noi medici i responsabili dei disservizi che spesso innescano l’aggressività – ha proseguito il presidente Fnomceo – eppure siamo noi che stiamo in prima linea, in trincea, a pagarne le conseguenze”.
Secondo Anelli, occorre una legge “che tuteli maggiormente i medici che hanno fatto della loro professione la missione della vita per prendersi cura della sofferenza delle persone”.
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