L’Ordine dei medici della provincia lancia l’allarme sul problema delle gestione e dello smaltimento dei rifiuti urbano. Magi: serio rischio per la salute legato alla proliferazione di germi e parassiti

Per la seconda volta in pochi mesi, Roma sta vivendo un problema nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti urbani. Una situazione “che rischia ormai di diventare una vera emergenza sanitaria”. A lanciare l’allarme è l’Ordine dei medici della capitale secondo cui “la pericolosa combinazione di cumuli di spazzatura abbandonata intorno ai cassonetti strapieni e il caldo eccezionale di questi giorni” stiaprogressivamente trasformando la Capitale “in una maleodorante discarica a cielo aperto, con forti rischi per la salute dei cittadini”. 

Il presidente dell’Ordine, Antonio Magi ha deciso di scrivere al sindaco della capitale, Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al Ministro della Salute, Giulia Grillo, e al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, invitandoli a intervenire sinergicamente prima che la situazione degeneri ulteriormente.

“Roma – si legge nella lettera– è ormai presa nella morsa di rifiuti maleodoranti, montagne di sacchetti che fuoriescono da cassonetti sporchi che vengono abbandonati per terra, con una conseguente allarmante invasione di animali opportunistici quali mosche, blatte, topi, gabbiani che si alimentano di rifiuti”.

“Le montagne di rifiuti abbandonati in modo incontrollato, specie fuori dai cassonetti, che macerano sotto il sole di questi giorni – scrive ancora Magi – con le alte temperature, costituiscono un serio rischio per la salute legato alla proliferazione di germi e parassiti con la possibilità di diffusione di malattie infettive attraverso contatto diretto o indiretto tramite gli insetti e soprattutto entrando in contatto con gli escrementi di uccelli e roditori”.

“ Appare chiaro – evidenzia il presidente OMCeO – che c’è un problema di gestione del ciclo dei rifiuti che coinvolge più istituzioni: Comune, Regione e Ministeri. Ma è arrivato il momento di risolverli superando odiose diatribe di scarico di competenze delle quali i cittadini ne hanno piene le tasche”.

Da qui il nuovo l’invito alle istituzioni ad affrontare, in maniera responsabile e congiunta, la situazione prima che diventi veramente grave e si passi dall’emergenza igienica all’emergenza sanitaria, quindi con il rischio di diffusione di malattie. Il tutto si aggiunge al pericolo di incendi che sprigionerebbero sostanze molto tossiche per la salute dei cittadini.

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