La nuova super area chirurgica per ricoveri fino a 5 giorni che punta alla diminuzione delle liste d’attesa e riduce i costi

Parte da domani all’ospedale Sant’Antonio di Padova la «Week Surgery, l’area chirurgica per degenze non superiori ai cinque giorni. Il reparto è dedicato agli interventi invasivi e semi-invasivi con dimissioni entro il fine settimana. Tre le aree coinvolte di maggior interesse, chirurgica, urologica ed ortopedica per un’unica piastra operatoria. Obiettivo di tale riorganizzazione, spiega il direttore generale dell’Usl 16 Urbano Brazzale, è la riduzione delle liste d’attesa e la razionalizzazione di gestione e costi. «In questo modo c’è infatti una migliore programmazione degli interventi», precisano in direzione generale, «Programmazione che viene fatta sulla base dell’intensità di livello assistenziale».

I livelli individuati sono diversi: interventi ambulatoriali, in day surgery, in week surgery e di chirurgia maggiore. Tale suddivisione, oltre ad accorciare le code, comporta ulteriori vantaggi: maggior appropriatezza dei ricoveri, riduzione della permanenza in ospedale, miglior rapporto tra risorse impiegate ed efficacia delle prestazioni; un più razionale utilizzo del personale. Con tali cambiamenti l’Usl 16 acquisisce un impianto provinciale. E mette il paziente al centro, secondo i nuovi modelli della medicina». La Week Surgery non è comunque la sola novità che caratterizza la rivoluzione al Sant’Antonio (coinvolto anche Piove di Sacco): gli altri cambiamenti arriveranno però più avanti nel tempo (e comunque entro l’anno).

L’ospedale di via Facciolati, che conta attualmente 28 letti per Lungodegenza, si prepara ad ospitare i 36 che attualmente hanno sede in Azienda Ospedaliera, palazzina di Ortopedia. Il trasferimento scatterà a breve e permetterà l’allestimento al Sant’Antonio di un polo per la lungodegenza. Il tutto in attesa dell’espletamento della gara per l’esternalizzazione di tale reparto prevista entro fine dell’anno. La chiusura dei reparti di Lungodegenza è stabilita nel piano socio sanitario -attuato attraverso le schede ospedaliere – che prevede per contro un potenziamento dei reparti di Geriatria. La riorganizzazione interesserà sia l’area degenza che la terapia e verrà fatta col decentramento di alcune attività all’ospedale di Piove di Sacco.

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