Ma i legali contestano la ricostruzione della donna che ha accusato il camice bianco di abusi sessuali, sottolineando che nei confronti della paziente sarebbero state eseguite solo regolari manovre di natura diagnostica, nell’ambito di una visita medica

Sospensione dalla professione medica, con interdizione di tutte le attività per un anno. E’ il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Salerno nei confronti del primario facente funzioni dell’U.O. C. di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il dirigente medico è accusato di abusi sessuali su una paziente.

La misura è stata eseguita dalla Squadra mobile della Questura del capoluogo di provincia campano unitamente alla sezione di Polizia PG in sede – Aliquota Polizia di Stato, coordinati dalla locale Procura della Repubblica.

L’indagine è scaturita alla denuncia di donna di quarant’anni che afferma di essere stata costretta a subire atti sessuale.

Gli approfondimenti investigativi effettuati avrebbero consentito di acclarare che l’indagato, abusando della sua qualità di medico, nel corso di una visita medica in un ambulatorio dell’Azienda ospedaliera universitaria salernitana, avrebbe posto la vittima in una condizione di soggezione psicologica costringendola a subire atti sessuali, facendoli passare per atto medico.

I legali del camice bianco, tuttavia, sottolineano la totale estraneità ai fatti del loro assistito, contestando la ricostruzione svolta dalla denunciante e rivendicando che tutti gli atti compiuti dal dottore fossero finalizzati esclusivamente a ragioni di natura medica.

“Riteniamo necessari tempestivi approfondimenti investigativi – dichiarano gli avvocati – per fare totale chiarezza, e in modo rapido, sulla denuncia di una paziente. Nessun abuso, nessuna violenza si sono compiuti ai danni della signora, ma solo regolari manovre di natura diagnostica, nell’ambito di una visita medica. Sconcerta che si calpesti in modo così brutale la reputazione e l’onorabilità di uno stimato professionista, che viene catapultato in una vicenda dal duro impatto professionale ed esistenziale sulla base di accuse generiche e non dimostrate. Per questo ci rivolgeremo subito al Tribunale del Riesame”.

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