Accusato di assenteismo, ricettazione e falso: radiologo confessa

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Nel corso di un interrogatorio durato 4 ore un radiologo accusato di assenteismo, ricettazione e falso ha confermato le accuse della procura

Un radiologo arrestato dalla squadra mobile e accusato di assenteismo, ricettazione e falso ha confessato. Dopo quattro ore di interrogatorio, il medico ha ammesso le sue colpe.
Il professionista del Noa di Massa Carrara ha spiegato agli inquirenti come avvenivano le sue assenze dal lavoro e perché, oltre a illustrare la sua attività di basista della gang dei nomadi che rubavano negli appartamenti e infine la ricettazione.
Accuse che gli erano costate appunto l’arresto. Non solo.

Il medico accusato di assenteismo, ricettazione e falso ha parlato anche dell’estrazione del proiettile dalla gamba di un pregiudicato colpito durante un conflitto a fuoco. Un’operazione che si era resa necessaria per impedire alla ferita di infettarsi.

In merito a questa vicenda, il medico ha parlato di “caso isolato”, smentendo categoricamente
di essere il chirurgo di fiducia della malavita. Una confessione comunque a trecentosessanta gradi, quella del medico accusato di assenteismo, ricettazione e falso, che andrà a facilitare il lavoro della procura.
Questo perché, di fatto, conferma le accuse, ma anche perché potrebbe significare una attenuazione della misura cautelare per il medico.
A questo punto la difesa dovrebbe presentare una richiesta di libertà per il medico, con buone speranze di strappare almeno i domiciliari.
Una vicenda, questa del radiologo, che aveva fatto discutere. Oltre ad assentarsi dal lavoro per svolgere la professione privatamente vendeva infatti gioielli rubati e pasticche salvavita come farmaci per dimagrire.
Intanto gli inquirenti hanno concluso gli accertamenti sul titolo di studio del medico effettuati per verificare che la laurea fosse stata effettivamente conseguita. Uno scrupolo nato dalle numerose segnalazioni giunte alle forze dell’ordine. Ma non ci sono state sorprese: il titolo di studio è perfettamente valido.
La confessione del radiologo, adesso, chiude questa prima fase di indagine, ma ne apre una seconda che servirà per toccare con mano il mondo che frequentava il radiologo.
 
 
 
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