Affido del nipote e incidenza sull’assegno di mantenimento (Tribunale Ancona, 812/2022).
Affido del nipote e pedissequa incidenza sull’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge.
In sintesi, la sentenza qui a commento, statuisce che “Rileva ai fini del riconoscimento del mantenimento dovuto alla moglie il fatto che la stessa si occupi di tutte le necessità materiali e affettive del nipote in affidamento temporaneo”.
Anche se la donna ha una occupazione lavorativa e riceve aiuti statali poiché si occupa del nipote in affidamento temporaneo, e tale affidamento veniva deciso in concerto con il marito, l’assegno di mantenimento deve garantire alla donna lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio.
La vicenda trae origine da una separazione giudiziale, in seno alla quale la donna chiede al marito l’assegno di mantenimento. Da sottolineare che l’affidamento del nipote veniva chiesto da entrambi i coniugi prima della separazione.
La donna in sede di giudizio non ha fornito dati precisi sul tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, tuttavia, il Tribunale non ha trascurato la presenza del bambino ai fini della quantificazione del mantenimento, anche in considerazione del fatto che l’affidamento temporaneo veniva chiesto da entrambi i coniugi.
Pertanto, alla donna deve essere garantito un mantenimento tale da consentirle di affrontare con tranquillità le sue esigenze di vita e di conservare un tenore di vita analogo a quello goduto durante il matrimonio.
Il Tribunale, vagliando le condizioni economiche dei coniugi, ha anche tenuto in considerazione che la donna vive in locazione e che il relativo canone mensile è di euro 300.
Ad ogni modo, è risultato dirimente l’affidamento del nipote deciso dal Tribunale dei Minori alla donna, zia del bambino, perché risultata in grado di esercitare efficacemente il suo ruolo educativo e di prendersi cura delle esigenze sia materiali che affettive del nipote.
Avv. Emanuela Foligno
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