La app per riconoscere i dentisti abusivi consentirà, attraverso un controllo incrociato, di segnalare chi non è abilitato a esercitare

Tra le proposte presentate a Giardini Naxos, che il 29 settembre ha ospitato l’assemblea nazionale della CAO (Commissione Albo Odontoiatri), c’è quella di una app per riconoscere i dentisti abusivi.
Al convegno erano presenti 106 presidenti provinciali provenienti dagli Ordini delle varie città.

La proposta della app per riconoscere i dentisti abusivi nasce con l’obiettivo di combattere i circa 15 mila sedicenti professionisti che, in Italia, esercitano senza averne le qualifiche.

Scaricabile gratuitamente, l’applicazione sarà collegata ai principali social network, e vi si potrà accedere da tablet e smartphone.
La app per riconoscere i dentisti abusivi, inoltre, conterrà importanti indicazioni per gli utenti.
Sarà infatti possibile segnalare “dentisti” non abilitati alle cure odontoiatriche, attraverso una ricerca anagrafica o per provincia con dati ufficiali in tempo reale.
Non solo.

Ci sarà anche un elenco di enti da contattare per le opportune denunce (ASL, NAS, Guardia di Finanza, Ordini, associazioni di consumatori).

Oltre a questo, ci sarà un collegamento a siti internet istituzionali interamente dedicati al mondo odontoiatrico, ai professionisti e ai cittadini.
L’obiettivo è combattere i 15mila dentisti abusivi esistenti in Italia, oltre che veicolare una corretta informazione.
Si parlerà di prevenzione, formazione, aggiornamento, profili giuridici, banche dati di letteratura scientifica e assistenza.
Il presidente nazionale Cao, Giuseppe Renzo, ha poi ricordato l’importanza del sito ufficiale.
Www.caoce.it è un grande contenitore di dati preziosi, in continuo aggiornamento – ha sottolineato Renzo – un archivio di tutti i dentisti italiani, accessibile a chiunque voglia verificare se un dentista è regolarmente iscritto all’Ordine”.
Ma c’è di più.
Il sito servirà anche “per informarsi su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze, normative europee, nazionali e regionali, appuntamenti relativi alla professione, un circuito virtuoso capace di collegare costantemente tra loro le CAO provinciali”.
Il sito, che è già una realtà consolidata, ha suscitato apprezzamenti dai rappresentanti degli odontoiatri delle varie province.
Renzo ha poi ricordato l’art. 348 del codice penale, come emendato dal ddl Lorenzin, contro l’esercizio abusivo della professione.
Oltre a ciò, ha annunciato il ricorso all’Antimafia ove necessario.
“Se avremo notizia di capitali provenienti da attività mafiose o simili che cercheranno di inserirsi negli affari odontoiatrici, ricorreremo al codice Antimafia”.
Per quanto riguarda la app e il portale, Renzo ha ricordato che ci sarà uno spazio in cui “il cittadino domanda, l’istituzione risponde”.
Infine, non mancherà la possibilità di consultare la banca dati di letteratura scientifica più importante al mondo, cioè EBSCO, e per le sentenze, la CEEPS.
 
 
 
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