L’organizzazione lancia un appello affinché venga attuata al più presto la normativa sull’obbligatorietà dei seggiolini salva bebé per evitare casi di bambini dimenticati in auto. Allo stesso tempo, al di là degli obblighi di legge, invita i genitori a dotarsi dei dispositivi
“Otto bambini dimenticati in auto dai genitori ed uccisi dal sole e dal caldo negli ultimi 12 anni in Italia, di cui l’ultimo a Catania, di appena due anni”. Per la Società Italiana Sistema 118 si tratta della tragica evidenza di una strage irricevibile perché “oltre ad avere tutte le connotazioni dell’assurdo, sono tutti casi uniti dal comune denominatore di essere morti evitabili”.
Da qui il lancio di un accorato appello al Consiglio di Stato e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli affinché si sblocchi immediatamente non solo il decreto attuativo, quanto più l’attuazione concreta nel Paese dell’obbligo di legge di dotarsi del seggiolino salva-bebè con l’attivazione sistematica dei controlli.
“Sono morti particolarmente strazianti, perché lente”, scrivono dal 118.
“Bambini piccolissimi che hanno tutto il lunghissimo tempo di sentirsi abbandonati, di piangere cercando aiuto e di morire letteralmente ‘lessati’ dalle alte temperature che si raggiungono all’interno dell’abitacolo della vettura in cui inavvertitamente sono stati chiusi”.
“Il tema di fondo da chiarire – prosegue l’organizzazione – è che se una morte può essere evitata deve essere evitata e quindi in qualunque modo efficace possibile. Quando il 118 interviene in questi casi è quasi sempre troppo tardi”.
“Prego, contestualmente, indipendentemente dagli obblighi di legge di prossima attuazione, tutti i genitori che abbiano bambini che rientrano nella fascia di età in cui è obbligatorio l’utilizzo del seggiolino, di non aspettare i nuovi vincoli normativi e di dotarsi comunque, senza pensarci due volte, del seggiolino salva-bebè”. E’ la richiesta del presidente del Sis 118 Mario Balzanelli.
“Non si conceda più spazio alcuno, sul piano operativo, a tragici episodi di ‘amnesia dissociativa transitoria’, considerato anche che l’annientamento esistenziale che si produce in questi casi –conclude – rischia di estendersi ai genitori e a tutta la famiglia”.
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