Gli errori commessi sul lavoro si associano al burnout dei medici tanto quanto le condizioni ambientali non sicure, se non di più. A dirlo è una ricerca pubblicata su Mayo Clinic Proceedings.

Il tema legato al burnout dei medici è, come noto, sempre più sotto i riflettori. Un recente studio condotto dalla Stanford University School of Medicine e pubblicato su Mayo Clinic Proceedings ha ora messo in evidenza la correlazione tra errori in sanità e burnout dei medici.

Secondo i ricercatori, infatti, gli errori commessi sul lavoro si associano al burnout dei medici tanto quanto le condizioni ambientali non sicure, se non di più.

Per Tait Shanafelt, dello Stanford WellMD Center, che ha guidato il gruppo di studio “se stiamo cercando di massimizzare la sicurezza e la qualità delle cure mediche, dobbiamo affrontare il problema dei fattori nell’ambiente di lavoro che portano al burnout tra i nostri fornitori di assistenza sanitaria”.

Per condurre la loro ricerca, gli studiosi hanno inviato un questionario ai medici in pratica attiva negli Stati Uniti.

Nel documento venivano richieste informazioni riguardo alla loro salute e ai livelli di sicurezza degli ambienti dove lavoravano.

Ebbene, su 6.695 professionisti che hanno risposto, il 55% ha riferito sintomi di burnout. Il 10% ha ammesso di essere incappato in almeno un grave errore medico durante i tre mesi precedenti. Non solo.

Laddove veniva registrato il burnout dei medici, si riscontrava il doppio delle probabilità di auto-segnalazione di un errore medico, dopo aggiustamento per specialità, ore di lavoro, stanchezza e classificazione di sicurezza dell’unità di lavoro.

E non è tutto. Bassi giudizi della sicurezza nell’ambiente di lavoro erano anche legati a probabilità di errore medico aumentate da tre a quattro volte.

Tutti questi elementi, per i ricercatori, indicano chiaramente che sia il livello di burnout sia le caratteristiche di sicurezza delle unità di lavoro sono correlati al rischio di errori”.

Lo studio ha anche mostrato che i tassi di errori medici possono essere addirittura triplicati nelle unità di lavoro classificate come estremamente sicure. Ciò avverrà se i medici che lavorano in quelle unità hanno alti livelli di burnout.

Questo significa indicando che il burnout potrebbe essere una causa ancora più importante di errore medico rispetto a una scarsa sicurezza.

“Sappiamo anche da nostri precedenti lavori – conclude Shanafelt – che sia il burnout che gli errori medici raddoppiano il rischio di pensieri suicidari tra i medici. Questo contribuisce al più alto rischio di morte per suicidio tra i medici rispetto ad altri professionisti”.

 

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