La danneggiata, una signora di 71 anni, ha raccontato di essere caduta sulle scale mobili a causa dell’improvviso arresto delle stesse; la struttura è stata condannata dal Tribunale di Lecce a versarle circa 12 mila euro
Il Tribunale di Lecce, Prima Sezione Civile, ha condannato un centro commerciale del capoluogo di provincia salentino a liquidare circa 12 mila euro a una 71enne anni, a titolo di risarcimento per i danni subiti dalla signora in seguito a una caduta sulle scale mobili.
Il fatto, come denunciato dalla parte offesa, risale al settembre del 2016. La donna ha raccontato che, mentre era in procinto di salire le scale mobili, a causa di un blocco delle stesse, era caduta facendosi male ad un braccio; si era quindi recata in ospedale dove – come riportato dal Corriere Salentino – conformemente agli esiti di alcuni esami radiologici precedentemente effettuati presso un centro radiologico, le era stata diagnosticata una “frattura infranata all’estremo prossimale della clavicola sinistra, con angolo posteriore inferiore” con conseguente bendaggio e blocco dell’arto per 35 giorni.
La 71enne, tramite il suo legale, ha deciso di agire in giudizio nei confronti dell’esercizio ottenendo un ristoro pari a oltre 11mila euro, a cui si aggiunge il rimborso delle spese mediche. Decisiva ai fini del verdetto emesso dal Giudice leccese sarebbero risultate la relazione medico legale del ctu nonché la testimonianza della sorella della danneggiata, che avrebbe confermato l’improvviso arresto della scala mobile e la conseguente caduta della congiunta, nonostante quest’ultima fosse attaccata al corrimano.
Il Tribunale ha ritenuto “di tutta evidenza” la non ”visibilità oggettiva” e la non “prevedibilità soggettiva” dell’evento”.
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