Giancarlo Secondo Rogoli, 49 anni di Erchie (Brindisi) viene arrestato il 16 novembre a Brindisi per spaccio di stupefacenti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’avvocato Giuseppe Sorio, legale della famiglia Rogoli, fa richiesta di concessione agli arresti domiciliari motivando la stessa con i gravi problemi di salute di cui soffriva l’uomo.
La vittima era un cardiopatico e reduce da un infarto. Il Gip Maurizio Saso, ordina la perizia medico legale e concede un termine di 15 giorni che sarebbero scaduti il 02 Dicembre. Giancarlo Secondo Rogoli muore il 1 dicembre, il giorno prima del deposito della perizia nel carcere di Brindisi.
L’avvocato Sorio, raggiunto al telefono da «Responsabilecivile.it» ha riferito che sia il medico legale, che il direttore sanitario del carcere in cui Rogoli è stato trattenuto, avevano consigliato il trasferimento in una struttura più attrezzata o in un centro ospedaliero.
Ma ciò non sarebbe stato possibile senza la verifica della perizia che è arrivata troppo tardi. Il pm di Brindisi Raffaele Casto ha disposto l’autopsia per accertare le causa della morte dell’uomo. Il sostituto procuratore ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti.