La titolare del dicastero della Salute annuncia una serie di provvedimenti per far fronte ai concorsi deserti e alla carenza di medici specialisti

Un decreto legge risolva il problema dei concorsi deserti nelle aree di emergenza-urgenza e delle convenzioni di medicina generale e di libera scelta. E’ quanto prospettato da Giulia Grillo per far fronte a “una situazione di estrema carenza che rischia di mettere in crisi i servizi essenziali”.

Il Ministro della Salute è intervenuto ieri alla conferenza di presentazione della 68ma riunione del Comitato regionale dell’Oms Europa. L’appuntamento è in programma a Roma dal 17 al 20 settembre.

Grillo ha anche evidenziato di essere al lavoro per un provvedimento più strutturale sulla formazione post laurea dei medici. L’esigenza, infatti, è quella di risolvere il problema delle carenze degli specialisti. “Noi com’è noto vogliamo trasformare il percorso post laurea costruendo un percorso di formazione-lavoro – ha affermato -. Ne stiamo discutendo con medici e Regioni e altri ministeri. Non è una discussione facile, ma non siamo preclusi rispetto ad ogni proposta che arriverà”.

Nell’occasione il Ministro, rispondendo a alcuni cronisti, ha fatto il punto sui lavori in vista della prossima legge di Bilancio.

“Stiamo lavorando sulla norma che sblocca il turnover del personale, vincolato ai parametri 2004”, ha sottolineato. Tra gli altri temi sul tavolo c’è poi la questione payback e governance del farmaco, “su cui contiamo di trovare una serie di coperture”. Per quanto riguarda, invece, la partita dei ticket, “stiamo cercando di fare il nostro lavoro: non solo chiedere ma anche proporre noi qualche soluzione”.

Infine, sul tema dei vaccini, Grillo ha rimarcato gli sforzi per giungere a un nuovo Piano, da inserire nel prossimo Piano nazionale per la prevenzione. Il ministro ha inoltre ricordato il decreto sull’anagrafe vaccinale nazionale, varato la scorsa settimana in Conferenza Stato-Regioni, e il disegno di legge depositato in Senato. Il testo del ddl, in particolare, “sarà presto calendarizzato” e “supererà il decreto Lorenzin”. Quest’ultimo, per Grillo, “non è stato capace di dare una legge quadro al Paese sulle politiche vaccinali di cui l’Italia ha bisogno, per oggi e per il futuro”.

 

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