In  programma un sopralluogo per verificare se la sede provvisoria sia in grado o meno di assicurare l’immediata continuità operativa dell’Agenzia

“La città, la regione e il governo stanno lavorando e continueranno a lavorare per verificare che il processo sia stato fatto con correttezza e trasparenza. Perché se così non fosse non sarebbe un torto solo a Milano ma un torto all’Italia e all’Europa”. Lo ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni a Milano in relazione all’assegnazione della nuova sede dell’Ema ad Amsterdam e alla continuità operativa dell’Agenzia.

“Il gioco di squadra per Ema – ha detto Gentiloni – al di là di facili battute di sapore talora elettoralistico, ha portato risultati. Milano è arrivata nella finalissima, quando tutti all’inizio davano per vittoriosa la capitale slovacca. Tutti pensavano che la Germania avrebbe distribuito le carte, ma le cose sono andate diversamente”.

Il premier ha assicurato che “l’Italia agirà in Europa per capire come è maturata veramente l’assegnazione dell’Agenzia del Farmaco ad Amsterdam”. Le sue parole arrivano alla vigilia dell’arrivo ad Amsterdam della delegazione della Commissione Ambiente del Parlamento UE. Verrà effettuato un sopralluogo per verificare se la sede provvisoria offerta dalla città olandese è in grado o meno di assicurare l’immediata continuità operativa dell’Agenzia.

“Sull’Ema non c’è una contrapposizione Milano contro Amsterdam, non è una rivincita di una partita di calcio che abbiamo perso al primo tempo. Si tratta semplicemente di andare a vedere se ad Amsterdam ci sono le condizioni per garantire l’operatività dell’agenzia, che è interesse dei cittadini europei, per avere farmaci avanzati e in grado di controllare tutte le malattie che abbiamo di fronte”. Così Giovanni La Via (Ppe), relatore per la commissione ambiente del Parlamento europeo che partecipa alla missione di domani nella capitale olandese.

“Domani ad Amsterdam vogliamo vedere quali sono le condizioni nelle quali dovrà operare l’Ema, se ci sono tutte quelle premesse che erano state messe sul tavolo dal governo olandese oppure se c’è qualcosa di diverso e corrispondente. In questo caso – ha aggiunto La Via – ovviamente faremo le nostre valutazioni e usciremo chiaramente dicendo che non ci potrebbero essere le condizioni di operatività che invece il governo olandese ha promosso”.

Intanto il Sindaco di Milano, Beppe Sala annuncia un nuovo ricorso, questa volta alla Corte dei conti Ue, per danno erariale.

Per Sala, infatti, si configura “un danno per i cittadini europei e quindi anche per le nostre tasche”.

La critica del sindaco riguarda, nello specifico, il Tripolis e l’Infinity business center, i due edifici inizialmente proposti come sedi temporanee. Gli edifici erano citati nell’allegato che il governo olandese ha deciso di secretare. L’Ema non li ha reputati idonei facendo virare la scelta su una terza soluzione, inizialmente non prevista, lo Spark building.

 

 

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