Riconosciuto un risarcimento milionario a moglie e figlio di un ciclista rimasto in stato semi vegetativo per i danni cerebrali riportati dopo un sinistro. Per il Tribunale l’azzeramento di ogni possibilità relazionale con il proprio congiunto è assimilabile alla perdita totale del rapporto derivante dalla morte

Oltre due milioni di euro. E’ il risarcimento riconosciuto da una sentenza civile ai familiari di un cinquantenne della provincia di Padova, rimasto in stato semi vegetativo in seguito a un incidente stradale.  

L’uomo, nel dicembre del 2012, era in sella alla sua bici e percorreva il proprio senso di marcia quando venne travolto da un automobile guidata da un settantenne che svoltò a destra senza vederlo.

Il ciclista – come riporta il Corriere della Sera – riportò danni cerebrali dai quali non si riprese mai più. Oggi è costretto a letto in un reparto lungodegenti..

La sentenza del Tribunale di Padova ha stabilito che i parenti hanno perso definitivamente ogni possibilità di interagire con il 50enne, come se fosse morto. Una decisione che, secondo il legale della vittima, ha riconosciuto come l’azzeramento di ogni possibilità relazionale con il proprio congiunto possa essere assimilato alla perdita totale del rapporto derivante dalla morte.

Secondo l’avvocato si tratta dunque di una sentenza destinata a fare giurisprudenza perché per la prima volta si definiscono vittime dell’incidente anche i familiari, anche se la persona coinvolta non è deceduta.

Nel corso degli anni – scrive ancora il Corriere della Sera – le condizioni del 50enne non sono mai migliorate. Allo stato attuale neppure i medici sarebbero in grado di dire se si renda conto o meno di ciò che lo circonda.

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