La seduta odierna, da cui si attendeva il via libero al testo, è stata rimandata a data da destinarsi

Era in calendario per oggi la votazione in aula al Senato del ddl 2224 recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. Ma è naufragata la speranza che l’iter di approvazione del testo a Palazzo Madama si potesse concludere prima del blocco delle attività per via del referendum costituzionale del 4 dicembre.

I senatori, dopo  il voto di fiducia sul decreto fiscale collegato alla manovra, non sono riusciti ad andare oltre  l’esame dell’articolo 8 prima che la seduta venisse rinviata a data da destinarsi, per la disapprovazione della parlamentare Emilia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità, che ha chiesto una calendarizzazione tempestiva nelle prossime sedute.

Il problema è che, superata la pausa referendaria, a dicembre il Senato sarà assorbito dalla discussione della Manovra 2017 e così c’è il rischio concreto che il ddl Gelli torni in aula solo a inizio 2017, vale a dire a quasi un anno di distanza dalla sua approvazione alla Camera dei Deputati, datata 28 gennaio 2016. Considerato che il testo, una volta avuto il via libera da Palazzo Madama, dovrà tornare proprio a Montecitorio per l’approvazione definitiva in seconda lettura, i tempi si allungano ulteriormente.

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