Il provvedimento mira a recuperare aree cittadine abbandonate alla microcriminalità e caratterizzate da degrado e mancanza di decoro urbano
Lo scorso febbraio il Governo ha varato il decreto legge ‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città’, con l’obiettivo di introdurre nuovi strumenti volti a rafforzare la vivibilità e il decoro dei territori da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, la promozione del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
Tra le principali novità figura una nuova sanzione, modellata sul Daspo sportivo, che consiste nell’obbligo di allontanamento dai luoghi nei quali si è stati sorpresi a delinquere fino a 48 ore, e che può essere prorogato sino a 6 mesi se la condotta contestata viene reiterata ulteriormente.
Nell’ottica di recuperare alcune zone urbane lasciate in mano alla microcriminalità il decreto prevede sanzioni più severe per i parcheggiatori abusivi i quali, oltre a essere passibili della multa prevista dall’art. 7 del Codice della Strada, potranno essere allontanati dall’area in cui sono soliti ‘operare’ per un determinato arco temporale, anche in questo caso prorogabile la condotta abusiva sia reiterata; una misura, quindi, che mira a eliminare alla radice la possibilità a delinquere a fronte della sola ammenda che spesso non ha alcun effetto dissuasorio.
L’inasprimento delle sanzioni riguarderà anche chi viene colto in stato di ubriachezza, chi compie atti contrari alla pubblica decenza, nonché per i venditori ambulanti abusivi. Chi viene sorpreso a imbrattare immobili pubblici, mezzi di trasporto o cose di interesse artistico, invece, in base alla modifica dell’articolo 639 del codice penale, potrà ottenere la sospensione condizionale della pena a fronte del ripristino e della ripulitura dei luoghi deturpati oppure, al pagamento o rimborso delle relative spese.
