Pubblicati gli open data Inail aggiornati al mese di aprile. Rispetto al 2018, si registrano incrementi sia delle denunce di infortunio che di quelle di malattie professionali

L’Inail ha reso disponibili sul proprio sito i dati analitici delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate entro il mese di aprile. Si tratta di open data pubblicati provvisori e pertanto il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale. Per questi ultimi, infatti, occorre tener conto dell’effetto distorsivo delle “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche.

Gli infortuni denunciati entro lo scorso mese di aprile sono stati 210.720, in aumento di circa il 2,4% rispetto a quelli del primo quadrimestre del 2018. I dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un incremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+1,7%), sia di quelli in itinere (+6,3%). Il numero degli infortuni, in particolare, è aumentato dell’1,2% nella gestione Industria e servizi, del 5,8% in Agricoltura e del 5,9% nel Conto Stato.

ìA livello territoriale si evidenzia un aumento delle denunce in tutte le ripartizioni geografiche: Nord-Ovest (+2,0%), Nord-Est (+3,2%), Centro (+3,1%), Sud (+0,9%) e Isole (+1,1%). Tra le regioni che hanno fatto registrare gli incrementi percentuali maggiori spiccano l’Umbria (+8,6%), la provincia autonoma di Bolzano (+5,3%) e il Veneto (+4,4%).  L’aumento che emerge dal confronto dei primi quadrimestri del 2018 e del 2019 è legato sia alla componente maschile (+2,2%) sia a quella femminile (+2,7%).

L’incremento percentuale è stato maggiore per i lavoratori extracomunitari (+6,2%), seguiti da quelli italiani (+1,9%) e comunitari (+1,3%). Dall’analisi per classi di età, infine, emergono aumenti generalizzati in tutte le fasce. Unica eccezione: quella centrale, compresa tra i 35 e i 49 anni (-1,7%).

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, nel periodo considerato, sono state 303, 17 in più rispetto al primo quadrimestre 2018 (+5,9%).

A livello nazionale, i dati rilevati evidenziano 14 denunce in più di casi mortali avvenuti in occasione di lavoro (da 190 a 204). Tre in più di quelli occorsi in itinere (da 96 a 99). La gestione Agricoltura ha registrato un aumento di 12 denunce (da 21 a 33) e l’Industria e servizi di nove (da 259 a 268). Nel  Conto Stato, invece, i casi sono scesi da 6 a 2.

Dall’analisi territoriale emerge un aumento dei casi mortali solo al Centro (+15), nel Meridione (+17) e nelle Isole (+9). Nel Settentrione si rileva invece una diminuzione sia nel Nord-Est (-19) che nel Nord-Ovest (-5). A livello regionale, spiccano i 10 casi mortali in più denunciati in Puglia e Sicilia e gli 11 in meno in Veneto.

L’analisi di genere ha mostrato,  tra il primo quadrimestre del 2019 e del 2018, un andamento opposto tra i due sessi: 29 casi mortali in più per gli uomini e 12 in meno per le donne. In aumento le denunce di infortuni con esito mortale sia dei lavoratori italiani (+6), sia di quelli comunitari (+8) ed extracomunitari (+3). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi nella fascia 45-54 anni (+35 casi) e in quella 20-29 anni (+14), a fronte di cali generalizzati nelle altre fasce.

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo quadrimestre del 2019 sono state 21.224, 164 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+0,8%).

Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi (+1,8%), mentre sono diminuite in Agricoltura (-2,4%), e nel Conto Stato (-14,3%).

A livello territoriale, l’aumento ha riguardato solo il Centro e il Sud  (+1,9% per entrambi) e le Isole (+1,8%). Nel Nord-Est e Nord-Ovest, invece, i cali sono stati pari, rispettivamente, all’1,8% e all’1,0%.

In ottica di genere si rilevano 212 denunce di malattia professionale in più per le lavoratrici (+3,8%) e 48 in meno per i lavoratori (-0,3%). In diminuzione anche le denunce dei lavoratori italiani (-0,2%), mentre sono aumentate quelle dei comunitari (+21,2%) e dei lavoratori extracomunitari (+11,9%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (11.658 casi), del sistema nervoso (2.102, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (1.382) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio (811) e dai tumori (792).

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