Per segnalare i disservizi al Policlinico basterà un messaggio via Whatsapp. Pazienti facilitati nella comunicazione dei disagi.
Grande novità per i pazienti del Policlinico di Messina. Come raccontato sulle pagine di Repubblica, per segnalare i disservizi basterà inviare un messaggio tramite Whatsapp ai vertici dell’azienda ospedaliera.
“Apri gli occhi, racconta ciò che vedi e non ti piace”. Così il Policlinico di Messina invita i degenti e i familiari a segnalare i disagi in fatto di accoglienza, pulizia, pasti, biancheria. Servizi per i quali l’azienda ospedaliera spende ogni giorno migliaia di euro: per le pulizie più di tre milioni l’anno, secondo quanto previsto dall’appalto vinto nel 2015 da un raggruppamento temporaneo di imprese (Pfe spa, Operosa coop, Puliservice srl)
Il numero a cui inviare le segnalazioni dei disservizi al Policlinico è 338 5783724
“Ogni giorno investiamo risorse per offrire servizi e assistenza, ma vogliamo farlo partendo dal tuo punto di vista”, spiega l’amministrazione nei cartelloni in mostra nei dieci padiglioni del Policlinico.
I pazienti adesso potranno avere un ruolo più attivo. “Un modo per avere un rapporto più diretto e trasparente”, spiega il direttore amministrativo del Policlinico, Giuseppe Laganga. E per avere segnalazioni che altrimenti non ci sarebbero.
“Siamo consapevoli che alcuni servizi sono inadeguati e che i coordinatori – non tutti – non fanno le segnalazioni che dovrebbero fare. Così come non è sempre facile per i pazienti segnalarli direttamente. Per questo abbiamo deciso di attivare un servizio che permetta loro di farlo anche in anonimato”, continua Laganga.
Problemi di pulizia, ma non solo
“Anche i pasti, per esempio: buttiamo ogni giorno importanti quantità di cibo – osserva ancora il direttore amministrativo – vogliamo capire meglio il perché.
Secondo il capitolato è tutto regolare, ma per i pazienti la percezione potrebbe essere diversa. E potrebbe anche essere troppo soggettiva, ma nei servizi ospedalieri la qualità percepita è essenziale. Il numero verde per le segnalazioni diventa così un modo per stimolare gli operatori e le ditte che hanno in appalto alcuni servizi”.
Si potrà segnalare anche se medici e infermieri hanno un atteggiamento aggressivo, poco accogliente, ma non è una caccia alle streghe. “È chiaro che potranno esserci anche segnalazioni “parziali”, nel caso di foto però il dato sarà più oggettivo”. 4
E che potrebbero arrivarne una valanga: “Siamo pronti ad accettare la sfida – conclude Laganga – è solo un primo passo verso un’apertura totale nei confronti dei pazienti”.
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