I professionisti, nonostante la donna lamentasse un dolore al torace persistente, non avrebbero ritenuto di disporre ulteriori approfondimenti, rassicurando la paziente
Per almeno dieci giorni avrebbe sentito uno strano dolore al torace. La donna, venti giorni fa, al persistere del malessere si era rivolta alla Guardia medica del suo Paese di origine, in provincia di Belluno, dove si trovava in vacanza.
Tuttavia, in base a quanto ricostruito dal Corriere della Sera, il dottore che la visitò non avrebbe ritenuto grave la situazione. Stessa valutazione anche da parte del medico di base, dove la signora, ex insegnante di 67 anni anni, si era recata una volta rientrata a casa, a Padova. Nessuno dei due professionisti avrebbe ritenuto di consigliare alla paziente di effettuare ulteriori approfondimenti.
Ora, in seguito al decesso della donna, risalente allo scorso 11 dicembre, i camici bianchi sono finiti nel registro degli indagati della Procura con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Un atto dovuto in vista dello svolgimento dell’autopsia per la quale nelle prossime ore il Pubblico ministero, che ha dato il via all’inchiesta, dovrebbe conferire l’incarico. I dottori potranno così nominare i propri consulenti per prendere parte alle operazioni peritali.
Sembra che la donna non avesse mai manifestato in precedenza particolari problemi di salute. In base a quanto riferisce il Corriere della Sera – dopo essere stata visitata sia dalla guardia medica che dal medico di base e nonostante le rassicurazioni ricevute – la 67enne aveva preso appuntamento per una visita cardiologica presso un centro diagnostico privato. Ma il decesso è sopraggiunto proprio il giorno prima dell’esame che, forse, avrebbe potuto salvarle la vita.
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