Ecstasy, muore un sedicenne a Riccione

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La stagione calda rappresenta anche la stagione in cui i ragazzi, finita la scuola, escono di più, vanno in discoteca e cercano le migliori soluzioni per “divertirsi”. A volte, però, si esagera. È il caso di un ragazzo di sedici anni, Lamberto Lucaccioni, di Città di Castello, morto all’ospedale di Riccione dopo essersi sentito male nella discoteca Cocoricò. Secondo gli amici, il ragazzo avrebbe ingerito una pasticca di ecstasy.

All’indomani della morte di Lamberto Lucaccioni è l’Istituto Neurologico Mediterraneo a lanciare l’allarme sull’assunzione di queste pasticche: “In passato le compresse vendute come ecstasy erano di scarsa qualità ed adulterate – spiegano gli esperti del Centro – Oggi il suo principio attivo, la 3,4-metilendiossimetamfetamina, detta anche Mdma, sotto forma di cristalli e in polvere dall’elevata purezza, viene anche assunto per inalazione. Una strategia deliberata per differenziare questa forma e renderla più allettante per i consumatori”.

Inoltre, secondo L’INM,  stanno comparendo sul mercato nuove pillole, spacciate per ecstasy, che invece contengono para-metossimetamfetamina, le cui proprietà farmacologiche le rendono pericolosissime per chi le assume.

L’Istituto Neurologico ci tiene a specificare che non è importante la quantità di pillole che si assumono nel tempo. I giovani che ne fanno uso possono andare incontro ad una sindrome serotoninergica, che può comparire dai 15 minuti a 6 ore dopo l’assunzione.

La nocività di queste droghe è amplificata nei luoghi molto caldi e affollati, con musica ad alto volume, in casi di disidratazione causata da sudorazione e dall’assunzione di alcol. Secondo studi condotti dall’Istituto Neuromed, l’ecstasy può portare decifit permanenti e alterazioni irreversibili dei processi di apprendimento e di memoria, alterazioni molto simili a quelle provocate dall’ Alzheimer.

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