Anaao Assomed ha espresso grande soddisfazione in merito all’ emendamento della Commissione Sanità sul fumo e ai vantaggi che porterà
C’è grande soddisfazione da parte di Anaao Assomed in merito all’ emendamento della Commissione Sanità sul fumo, apportato alla legge di Bilancio, e che propone di aumentare la tassazione sulle sigarette.
Tale aumento consisterà in una cifra complessiva pari a 600 milioni di euro da destinare ai farmaci anticancro innovativi e alle cure palliative.
L’ emendamento della Commissione Sanità sul fumo porta la prima firma della Presidente della Commissione Igiene e Sanità, Emilia Grazia De Biasi. Esso è stato sottoscritto all’unanimità dalla Commissione Sanità del Senato.
Se dovesse venire approvato, permetterà di adeguare il fabbisogno standard della sanità pubblica per il 2018 all’erogazione dei LEA ed alla incidenza dei costi contrattuali.
A condurre all’emendamento della Commissione Sanità sul fumo è stata l’insufficienza del finanziamento previsto per il FSN 2018.
Questo è stato anche tagliato di 600 milioni a carico delle Regioni a statuto ordinario.
Ciò è avvenuto, secondo Anaao, alla luce della necessità di dare attuazione ai nuovi LEA. Ma anche per via dei costi di contratti di lavoro e convenzioni rimasti fermi per 8 anni.
“Contratti e Convenzioni – si legge nella nota emanata da Anaao Assomed – che rappresentano un insostituibile strumento di innovazione organizzativa e di governo, anche della spesa, di un sistema complesso ed in affanno, come la sanità italiana, per rispondere alla crescente domanda di salute dei cittadini”
“Ci auguriamo – afferma Anaao – che la decisione della Commissione Sanità del Senato, che raccoglie consensi trasversali nel Paese, non rimanga sulla carta e che il Governo non voglia mettere in atto una secessione dal Parlamento che gli ha concesso la fiducia”.
“Tanto più – conclude la nota – che si tratta di un provvedimento non estemporaneo che opera, in linea con la politica da anni imperante, a vantaggio di cittadini ed operatori, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica, per rafforzare il SSN che è, anche a detta del Ministro, “un valore non un costo”.
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