Merito del lavoro di un gruppo di virologi dell’Unità Operativa di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova
Un gruppo di virologi dell’Unità Operativa di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova è riuscito a isolare, per la prima volta, il virus Zika nella saliva.
Il team, diretto dal professor Giorgio Palù, pubblicherà il suo studio su “Eurosorveillance“: è il risultato del monitoraggio dell’andamento epidemico di Zika nei pazienti che sono rientrati da regioni tropicali. La ricerca va avanti sin dall’inizio della diffusione dell’infezione (partita dalla Polinesia Francese nel 2013 e poi estesasi a Brasile e Centro-Sud America nel 2015).
In particolare, il campione di saliva dal quale i ricercatori sono riusciti a isolare il virus, appartiene a un paziente con i tipici sintomi dell’infezione: febbre, artralgia, mialgia, ma anche eritema cutaneo maculare. Il soggetto aveva iniziato ad accusare i sintomi, di rientro da un viaggio nella Repubblica Domenicana. È stato monitorato per più di un mese con tecniche di diagnostica molecolare ed è stato possibile così scoprire alte concentrazioni di Rna di Zika nella saliva con un persistenza nel tempo di oltre 30 giorni.
Ora, questa scoperta apre dei nuovi scenari che potrebbero essere utili soprattutto nel campo della ricerca che controlla la diffusione del virus (e che, conseguentemente, permette di mettere in campo misure di contenimento dell’infezione): in precedenza, infatti, il virus era stato isolate dalle urine, dal latte e dal liquido seminale dell’uomo e, conseguentemente, era stata correlata anche la sua infettività.