Nella prevenzione al tumore annunciato il più grande stanziamento di sempre alle strutture del Lazio che se ne occupano

Destinato al rinnovo delle tecnologie il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato l’erogazione di un importo di 13 milioni e 516 mila euro durante l’evento pubblico con le Associazioni e la Comunità scientifica che si è il 23 giugno nella Sala Tirreno della Regione Lazio.
Si tratta di una decisione storica che sancisce l’impegno costante nell’allargare le politiche di prevenzione rispetto a forme tumorali che coinvolgono mammelle, cervice uterina e colon retto.
I dati confermano l’aumento degli inviti nel 2016 di un 35% in più rispetto al 2013% per quanto riguarda lo screening alla mammella. Le adesioni sono aumentate del 23% e sono state 142.000 le adesioni. Sul fronte degli accertamenti invece i casi diagnosticati sempre nel 2016 sono stati 774, un 20% in più rispetto ai 624 del 2013.
Gli scorsi mesi la Regione ha preso varie decisioni, anche dietro proposta diretta delle donne come estendere la fascia screening fino ai 74 anni d’età, estendere la fascia anche nel range d’età 54-49 anni e stabilire dei protocolli di gestione ad hoc per tutte quelle donne considerate a rischio oltre a una sorveglianza attiva ad opera dei centri di senologia.
“Nella lotta al tumore al seno il Lazio – ha detto il Presidente Nicola Zingaretti – è oggi leader a livello nazionale”. Il presidente regionale ha inoltre ribadito l’importanza, all’interno del percorso di prevenzione, del ruolo del volontariato, considerato fondamentale in quanto favorisce l’accesso oltre che l’adesione ai programmi di controllo.
Nel corso del convegno è stata delineata la collaborazione fra la Regione e le associazioni di volontariato. Un impegno finalizzato alla promozione della prevenzione e dei programmi di screening. “Ci auguriamo che il dialogo iniziato oggi, di confronto e scambio con la realtà del volontariato femminile, prosegua con iniziative concrete di coinvolgimento delle associazioni nel necessario processo di monitoraggio delle attività dei centri, che ancora devono superare importanti criticità. Europa Donna, con le associazioni del Lazio, è pronta a partecipare alla ricostruzione del piano regionale per il miglioramento della qualità della cura delle cittadine laziali” ha dichiarato Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.
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