Un innovativo intervento consente di evitare la ricostruzione del legamento crociato anteriore in caso di rottura netta
Una nuova tecnica per ‘riparare’ il legamento crociato anteriore, che si pone come un’alternativa alla “ricostruzione” tramite innesto di tessuti. L’innovativo intervento può essere eseguito in pochi centri nel nostro Paese. Tra questi, l’ospedale ‘Parodi Delfino’ di Colleferro, dove nei giorni scorsi la procedura è stata portata a termine con successo su un paziente di eccezione: lo stesso direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, a cui la struttura sanitaria fa riferimento.
L’operazione è stata condotta dall’equipe della ASL Roma 5 guidata dal dott. Alvise Clarioni, in collaborazione con quella del Sant’Andrea guidata dal prof. Andrea Ferretti.
L’intervento deve essere tempestivo, cioè entro pochi giorni dall’incidente ed è possibile solo in caso di rottura netta del legamento.
La riparazione – spiega una nota dell’Azienda sanitaria – ha il vantaggio di evitare l’aggressività di un prelievo di tessuto sostitutivo (tendine o legamento), con conseguente rispetto totale dell’anatomia e minor dolore. A parità di stabilità del ginocchio, inoltre, l’approccio “riparatorio” rispetto al “ricostruttivo” consente un decorso post-operatorio e una riabilitazione motoria del paziente decisamente più semplice e veloce.
“Ringrazio tutti i professionisti del blocco operatorio e gli operatori che hanno contribuito alla buona riuscita dell’intervento – ha affermato Santonocito – e l’équipe dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea che ha importato e condiviso questo metodo anche con gli specialisti dell’Asl Roma 5. Non rimarrà un caso isolato – ha aggiunto il Dg – ma attraverso una partnership con il Sant’Andrea contiamo di mettere a disposizione della cittadinanza una procedura realmente innovativa. Penso che sia un punto di partenza per riqualificare e rilanciare l’offerta sanitaria di un ospedale che è e sarà sempre di più un punto di riferimento per i cittadini”.
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