In considerazione delle numerose richieste e di numerosi apprezzamenti da parte dei giovani medico legali italiani, si è deciso di pubblicare per qualche settimana (due o tre casi clinici a settimana), casi ortopedici che frequentemente valuto con uno speciale collega ortopedico e regolarmente porto a risarcimento.
Il caso di oggi riguarda la frequente lesione dello sciatico in artroprotesi di anca che come motivato in perizia è sempre da risarcire sempre e solo per il fatto relativo all’onere della prova: potranno mai dimostrare medico e struttura che si tratti di fatto ad essi non imputabile?
Sarebbe davvero difficile provarlo in quanto è forte il nesso di causalità tra il gesto chirurgico e la lesione dello SPE e/o dello SPI. In verità i casi ortopedici sono quelli più semplici da portare a risarcimento e dove il fatto contrario è difficilmente dimostrabile fosse anche per il solo difetto di consenso di cui si avvarrebbe l’attore in caso di “incapacità” del perito che è abituato a pensare e definire scusabili le complicanze prevedibili.
La linea guida per i giovani colleghi medico legali è questa:
- Ricercare il maggior danno;
- Ricercare nesso di causalità tra atto medico e danno lamentato dai pazienti;
- Ricerca la concausa esterna che esclude il nesso di causa tra operato medico e danno conseguenza.
Esiste una condizione necessaria per portare a risarcimento il paziente: il medico legale deve avere affianco un bravo chirurgo ortopedico con adeguata mentalità forense e non un ortopedico che non ha mai operato un’anca o che l’abbia fatto poche volte. Il resto viene da solo: la struttura deve risarcire.
Dr. Carmelo Galipò
Scarica la relazione medico legale: