Intanto il Presidente dell’Omceo di Napoli, Silvestro Scotti, stigmatizza le offese di cui sono vittima in questi giorni i medici partenopei sottolineando come la maggioranza dei camici bianchi dell’Ospedale e della città facciano il loro lavoro onestamente e con dedizione
Mariella Corvino, Direttore sanitario dell’ospedale Loreto Mare, è stata raggiunta da un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sui numerosi casi di assenteismo presso il nosocomio partenopeo, che ha portato nei giorni scorsi all’esecuzione di 55 ordinanze agli arresti domiciliari tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Il reato ipotizzato è di omissione in atti di ufficio per presunta mancata vigilanza sul fenomeno diffuso nella struttura sanitaria. L’interrogatorio, a quanto si è appreso, è stato fissato per la prossima settimana.
Nella mattinata di oggi presso l’Ospedale è stata fatta scoppiare una bomba carta, posizionata sotto al camper della tac mobile che si trova nel parcheggio dell’edificio, affittata per sopperire al default dell’unica tac attualmente in funzione nell’ospedale nel reparto di neuroradiologia. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine ma è un sintomo dell’atmosfera di tensione che si è creata intorno al nosocomio.
Intanto i medici napoletani sono diventati bersaglio, soprattutto sui social network di insulti e sfottò. Frasi e commenti offensivi che hanno suscitato la presa di posizione del presidente dell’Ordine professionale della città, nonché segretario della Fimmg, Silvestro Scotti. Scotti ha postato sul suo profilo facebook un’immagine con la scritta ‘je uis Loreto Mare’ , un modo per esprimere la sua solidarietà a tutti i camici bianchi partenopei, e in particolare a quelli della struttura al centro dell’indagine che hanno sempre lavorato onestamente.
Il presidente dell’Omceo partenopeo ha condannato sin dall’inizio i comportamenti emersi dell’inchiesta, chiedendo gli atti alla Procura per procedere con le sanzioni previste dall’Ordine. Tuttavia, “le generalizzazioni sono inaccettabili”, ha spiegato Scotti all’AdnKronos Salute, aggiungendo che seppure anche il singolo caso sia deprecabile “è chiaro che si tratta di numeri irrisori, di fronte al numero dei medici dell’ospedale e della città che fanno il loro dovere con dedizione”.