L’idea del manifesto EBM nasce grazie a medici e semplici cittadini con lo scopo di migliorare l’assistenza sanitaria ai pazienti

Nel suo editoriale di commiato, il direttore della rivista Evidence-based Medicine, Richard Saitz, ha parlato del Manifesto EBM muovendo anche delle importanti critiche agli studi clinici attuali. Secondo Saitz, infatti, uno dei problemi della sanità oggi è quello di focalizzarsi troppo sugli interventi e sugli esiti medici, e troppo poco sul benessere dei pazienti.
Prima di approfondire la questione del Manifesto EBM, occorre però chiarire cosa si intende con questo acronimo, ormai molto utilizzato tra gli operatori sanitari.
EBM sta per “Evidence-based medicine”, ovvero medicina basata sulle prove di efficacia.
La questione è molto importante e riguarda tutti, poiché pone l’accento sull’importanza da parte dei professionisti sanitari e dei pazienti di identificare e utilizzare le migliori evidenze scientifiche.
Ogni anno, Il BMJ e il Centre for Evidence Based Medicine dell’Università di Oxford organizzano Evidence Live, una conferenza internazionale ideata per “produrre, disseminare e implementare le migliori evidenze al fine di migliorare l’assistenza sanitaria”. Grazie a questa iniziativa e ad altri progetti è cresciuta la consapevolezza riguardo all’intero ecosistema delle evidenze scientifiche.
“Ma – si domandano Carl Heneghan e colleghi del Centre for Evidence Based Medicine, dell’Università di Oxford – come è possibile raggiungere questo obiettivo, vista la discutibile integrità della maggior parte delle evidenze disponibili, la mancanza di studi che rispondano alle reali necessità dei pazienti e l’assenza di evidenze per informare le decisioni condivise? Ancora oggi un numero eccessivo di studi viene pianificato o condotto in maniera inadeguata e troppi risultati 
vengono occultati o disseminati in maniera frammentaria”.

Il paradosso, dunque, è che a fronte di un aumento della produzione scientifica, la qualità delle evidenze sia peggiorata, influenzando negativamente la possibilità di fornire 
ai pazienti un’assistenza che sia efficace e insieme sostenibile.

Ma, chiaramente, nell’attesa che l’EBM migliori, l’alternativa non può certo essere la cosiddetta “BBM”, la belief-based medicine, ovvero la medicina basata sulle convinzioni.
Cosa fare, dunque?
Ebbene, da qui nasce la necessità della creazione di un manifesto EBM, nato dall’incontro tra diversi stakeholder, e di cui si è discusso durante seminari e tavole rotonde.
La traduzione italiana del Manifesto EBM è stata pubblicata sulla rivista Evidence della Fondazione GIMBE.
Il Manifesto EBM è preceduto da un elenco dei principali problemi delle evidenze scientifiche.
Tra questi, i principali sono: la mancata pubblicazione del 50% degli studi clinici; lo spreco delle risorse investite nella ricerca; i conflitti di interesse degli autori e degli sponsor delle linee guida per la pratica clinica; approcci metodologici scorretti.
Tutte questioni di fondamentale importanza che, spesso, non vengono affrontate a sufficienza.

Cosa prevede, quindi, il Manifesto EBM?

Espandere il ruolo di pazienti, professionisti sanitari e policy maker nella ricerca
Aumentare l’utilizzo sistematico delle evidenze disponibili
Rendere i risultati della ricerca rilevanti, replicabili e accessibili agli utilizzatori finali
Ridurre le pratiche di ricerca discutibili, i bias e i conflitti di interesse
Garantire una regolamentazione di farmaci e dispositivi rigorosa, trasparente e indipendente
Produrre linee guida per la pratica clinica più facilmente implementabili
Supportare l’innovazione, il miglioramento di qualità e sicurezza dell’assistenza, attraverso un maggiore utilizzo dei real world data
Formare all’evidence-based healthcare professionisti, policy maker e cittadini al fine di compiere scelte informate
Incoraggiare le generazioni future di EBM leader
“Il manifesto, con le sue priorità, è un documento vivo destinato ad evolversi nel tempo al fine di ottenere evidenze affidabili per un’assistenza migliore”, assicurano Heneghan e colleghi.
Per contribuire attivamente al manifesto EBM, si può consultare il sito www.evidencelive.org/manifesto
 
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