Mario Melazzini, medico e presidente di Arisla, la Fondazione italiana di ricerca per la Sla, al timone dell’Agenzia italiana del farmaco.
Il medico di Pavia, 57 anni, 3 figli, prende il posto del dimissionario Sergio Pecorelli, accusato di presunto conflitto d’interesse. A Pecorelli, sei anni alla guida dell’Aifa, sono stati contestati i suoi legami con aziende farmaceutiche che producono vaccini e con altre fondazioni votate alla promozioni di studi nel campo farmaceutico.
Lo scorso 28 novembre, lo stesso direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, dopo un’indagine interna, aveva chiesto la sospensione del presidente dall’incarico. In attesa della conferma del Ministro Lorenzin, ieri l’annuncio delle dimissioni del Professore di Brescia. «Faccio un passo indietro per rispetto delle istituzioni. Non devo dimostrare alcuna estraneità, i fatti che mi si contestano sono inesistenti. Ho presentato le dimissioni in quanto ritengo non sussistano le condizioni minime di serenità per continuare a lavorare in un’istituzione pubblica qual è oggi l’Aifa».
Dimissioni subito accolte dal ministro della Salute Lorenzin che ha ringraziato il professore per l’impegno e il lavoro di questi anni e ha proposto il dott. Melazzini, assessore della Lombardia (Università e ricerca) come nuovo presidente. Mario Melazzini, dopo l’attività di primario all’Istituto scientifico di Pavia, della Fondazione Maugeri, e la docenza a contratto nella I Scuola di specializzazione in medicina del lavoro dell’università degli Studi di Pavia, ha ricoperto diverse cariche in Regione Lombardia: dirigente nella direzione generale Sanità e poi assessore alla Sanità, prima di assumere le attuali deleghe all’università e ricerca nella Giunta Maroni.