La Procura di Agrigento accusa i sanitari dell’ospedale di Canicattì di omicidio colposo per la vicenda di una 69enne morta dopo un tumore non diagnosticato
Donna morta dopo un tumore non diagnosticato: rischiano il processo 4 medici dell’ospedale di Canicattì. Come riporta la testata agrigentina Grandangolo, il pm Chiara Bisso ha chiesto di rinvio a giudizio di 4 sanitari dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. L’accusa è di omicidio colposo. Nell’inchiesta erano inizialmente coinvolti altri 22 medici per, i quali è invece stata avanzata una richiesta di archiviazione. Le indagini sono partite dalle denuncia dei familiari di una 69enne morta il 12 marzo dello scorso anno. Secondo la ricostruzione accusatoria, i medici non le avrebbero diagnosticato un tumore pur essendo in presenza di un “quadro clinico chiaro” in seguito ad esami. Alla donna, che si presentò all’ospedale di Canicattì, furono diagnosticati dei calcoli alla cistifellea e fu dimessa. Qualche giorno più tardi però – stando alla Procura di Agrigento – la 69enne accusò forti dolori addominali e, dopo un primo ricovero, fu trasferita al San Giovanni di Dio di Agrigento dove, dopo alcuni giorni di coma, morì. L’udienza preliminare si terrà il prossimo 16 novembre. Con la richiesta rinvio a giudizio il pubblico ministero chiede che gli imputati siano chiamati a rispondere in sede dibattimentale del reato descritto nel capo d’imputazione. La decisione sulla richiesta del pm verrà adottata dal giudice delle indagini preliminari Stefano Zammuto, nell’udienza filtro. Se il gip riterrà che sussistano i presupposti per l’accoglimento della richiesta, emanerà il decreto che dispone il giudizio. In caso contrario, pronuncerà sentenza di non luogo a procedere. I familiari chiedono alla magistratura chiarezza sul decesso della congiunta.
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