Due otorini e uno specializzando sono finiti sul registro degli indagati per il decesso di un uomo di 62 anni, morto dopo un intervento chirurgico alla gola. Da chiarire le cause della tragedia

La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo sul decesso di un 62enne, morto dopo un intervento chirurgico alla gola eseguito al Policlinico di Modena. L’uomo era finito sotto ai ferri lo scorso 21 novembre per una exeresi. In seguito all’operazione, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, avrebbe avuto un problema respiratorio che però sembrava risolto.

Il paziente sarebbe stato dimesso con l’indicazione di non mangiare cibi solidi e non sforzare la gola. Dopo poche ore, tuttavia, sarebbe sopraggiunta una nuova crisi d’aria. L’intervento degli operatori del 118, accorsi su richiesta dei parenti, non è valso a scongiurare il decesso.

I familiari della vittima hanno deciso di presentare una querela ai carabinieri per fare luce sull’accaduto.

Il Sostituto Procuratore ha quindi disposto il sequestro delle cartelle cliniche. Due otorini e uno specializzando sono stati iscritti nel registro degli indagati. Un atto dovuto per consentire loro di nominare i propri consulenti in vista di un accertamento irripetibile quale l’esame necroscopico.

Lo svolgimento dell’autopsia, tuttavia, secondo quanto di apprende, non avrebbe fornito alcuna certezza circa le cause della morte. Il medico legale quindi ha chiesto due mesi di tempo per l’analisi dei campioni di tessuto prelevati in laboratorio. Si attendono dunque ora i risultati degli esami istologici per chiarire eventuali responsabilità del personale sanitario.

Secondo il Policlinico le prime risultanze degli approfondimenti interni non evidenzierebbero criticità nel percorso di cura del paziente. L’Azienda ospedaliero-universitaria, attendendo le risultanze delle indagini della magistratura, ha fato sapere di unirsi al cordoglio dei familiari.

 

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