La telefonata del 118 all’ospedale annunciava l’arrivo del paziente in codice rosso, poi morto per ritardi nei soccorsi una volta giunta al nosocomio

“Sta arrivando un rosso cardiologico, un cardiopatico trapiantato, ti sto allertando”: così, il Policlinico di Palermo, veniva avvertito dalla centrale del 118 dell’arrivo dell’uomo poi morto per ritardi nei soccorsi una volta giunto in ospedale.
Ma come è potuto accadere?
A distanza di quasi 7 mesi – il decesso di Gaetano Adelfio, 42 anni, è avvenuto il 24 gennaio scorso – la famiglia è ancora in attesa di capire cosa sia avvenuto quel giorno.
In assenza di ambulanze, l’uomo morto per ritardi nei soccorsi era stato trasportato al pronto soccorso in auto da un amico, anche lui in forze al 118, che aveva già allertato l’ospedale tramite la sala operativa.
Ed era stato specificato che Adelfio era in condizioni gravissime e necessitava una immediata e tempestiva assistenza.
Ciononostante, all’arrivo del paziente al Policlinico di Palermo non c’era nessuna barella ad aspettarlo, né una sedia a rotelle.

L’unica premura del personale, secondo i familiari dell’uomo morto per ritardi nei soccorsi, era stata quella di richiedere al paziente il proprio documento di identità.

Ma quei lunghissimi 15 minuti di attesa, trascorsi senza assistenza, gli sono stati fatali.
Stroncato da un infarto, per Gaetano Adelfio non c’è stato nulla da fare.
Secondo l’amico dell’uomo, Gabriele Raffadale “due infermieri insistevano solo registrarlo. Soltanto quando hanno capito che non c’era più niente da fare si sono preoccupati”.
I familiari di Gaetano Adelfio hanno anche chiesto ai carabinieri di acquisire le immagini della telecamera piazzata in sala d’attesa.
Per ora, l’esposto degli avvocati della famiglia, Fausto Amato, Marco Manno e Mirko Ciacciofera ha portato a tre avvisi di garanzia, per un medico e due infermieri.
Ma i parenti di Gaetano Adelfio, a distanza di 7 mesi dalla morte dell’uomo, non sanno ancora nulla, né sono a conoscenza dei risultati della perizia.
E chiedono che i tempi per capire cosa sia accaduto vengano accorciati, per arrivare al più presto alla verità.
 
 
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