L’ipotesi è di un trasferimento di più embrioni. Professor Danilo Dodero: «potrebbe trattarsi di una rara Superfetazione»
QUATTRO GEMELLE – Sofia, 962 grammi. Monica, 960. Luisa, 847. Ivana, 495 grammi, sono le quattro gemelle nate venerdì scorso all’ospedale di Modena grazie a una procreazione medica assistita (PMA) avvenuta in contemporanea ad una presunta naturale. In pratica la mamma, una donna cinese di 31 anni, avrebbe partorito due coppie di bambine: una frutto della divisione cellulare di un embrione impiantato clinicamente, l’altra probabilmente di un normale rapporto. La paziente era alla seconda gravidanza (la prima gemellare naturale, si era conclusa con un parto pre termine per rottura prematura delle membrane e la morte di un feto con asfissia e grave handicap del secondo).
IL CASO – «Può succedere – spiega il professor Fabio Facchinetti, primario del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale modenese – che le donne che hanno già avuto gemelli, come nel caso della signora, quando hanno un embrione impiantato, poi abbiano altri gemelli e pare che questo sia il caso. Quello che è successo di strano è che ci sia stata un’altra fecondazione: di solito l’embrione produce due gemelli, non quattro e, quindi, la madre potrebbe avere avuto un rapporto sessuale ed essere rimasta incinta come in questo caso».
IL CESAREO – «Diciamo – sorride – che c’è stata un pò di confusione: in una coppia le bambine sono gemelle, nell’altra potrebbero essere gemelle o anche solo sorelle». E’ stato proprio il professor Facchinetti con la sua equipe a effettuare un parto cesareo sulla donna: «E’ stato un cesareo tranquillo – osserva il professore – ma le bambine sono precocissime di ventisei settimane, e la quarta quasi non la trovavamo per quanto era piccola. Dall’entrata in vigore della Legge 40, da quando è finito il Far West – continua Facchinetti – non mi ricordo sia mai successo, è davvero una stranezza».
PARTO TETRAGEMELLARE – La stranezza di cui parla il professore e quindi la sorpresa di un parto tetragemellare e tetramiotico di questo tipo in realtà è dovuta alle notizie incomplete contenute nella cartella della PMA della paziente, che dovrebbe includere per legge, informazioni certe sul numero di ovociti prelevati, il numero degli embrioni ottenuti, il numero degli embrioni trasferiti in utero e in ultimo la qualità di questi.
IL PARERE DEL DOTTOR DODERO – «Responsabile Civile.it» ha chiesto un parere a Danilo Dodero, ostetrico ginecologo e professore all’Università di Genova il quale ci ha confermato che: «questa gravidanza era stata ottenuta con la PMA, che presuppone il trasferimento di un solo embrione. Se così fosse, si avrebbero al massimo due embrioni (gravidanza bigemellare) e non quattro. E’ stato quindi ipotizzato dai clinici curanti, l’ipotesi della superfetazione, un evento davvero molto raro e straordinario.
TRASFERIMENTO DI EMBRIONI – Il che significa che la signora avrebbe contratto una seconda fecondazione questa volta naturale con un rapporto sessuale differito di 30 giorni, avvalorato dal fatto che uno dei quattro gemelli era significativamente più piccolo (4950 gr contro 900 gr circa degli altri) senza la sindrome da trasfusione feto-fetale. Con i dati a nostra disposizione, possiamo solo fare solo supposizioni – precisa Dodero – da un punto di vista medico però dobbiamo credere che siano stati probabilmente trasferiti almeno 3 embrioni».