Approvato a Venezia il documento congressuale dell’Associazione nazionale dei dentisti italiani
“Accorciamo le distanze. Per la professione futura, per il nostro lavoro”. E’ stato approvato a larga maggioranza, nel corso del X congresso politico dell’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) svoltosi a Venezia, il documento programmatico dell’associazione, che – afferma il presidente Gianfranco Prada – “definisce le scelte da intraprendere nei prossimi anni, con l’obiettivo di dare futuro allo studio libero professionale, rimanendo pronta a cogliere e sostenere tutti i cambiamenti e le opportunità che si sono manifestati e si presenteranno”. Il tutto senza mai trascurare il corretto rapporto medico-paziente e la salute dei cittadini.
In sintesi, la linea tracciata è quella di puntare sui giovani e tutelare tutti gli odontoiatri che esercitano con professionalità, intercettando le nuove richieste dei pazienti. Il documento considera il mutato quadro socio economico, demografico ed epidemiologico che nell’ultimo decennio ha profondamente coinvolto società e professione e mira a identificare strumenti, sostegni e servizi affinché il modello di esercizio della professione, quello del dentista libero professionista, rimanga centrale. “Nel testo – spiega Prada – si rappresentano le realtà molteplici della professione e si vuole dedicare una particolare attenzione alle problematiche dei giovani odontoiatri e studenti”.
I dentisti hanno esigenze di tutele e di servizi differenti, in relazione sia alla regione in cui si lavora, sia alla tipologia di struttura in cui operano (sanità pubblica o privata) e alla forma della loro collaborazione (titolari di studio, collaboratori di studi monoprofessionali o associati). Per questo motivo l’Assemblea ha voluto “tutelare il dentista a prescindere dal modello professionale scelto”. In tal senso, tra le prime iniziative, è stata lanciata una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare volta ad abrogare la legge Bersani, in particolare le norme sulla pubblicità sanitaria.
