Introdurre un’ora a settimana di educazione civica nel programma curriculare delle scuole di secondo grado: lo ha proposto Aiga in collaborazione col comune di Bergamo

Parte da Bergamo l’iniziativa di Aiga per introdurre un’ ora di legalità a settimana negli istituti scolastici.

L’associazione dei giovani avvocati e l’amministrazione comunale della città lombarda vorrebbero introdurre un’ora a settimana di educazione civica nel programma curriculare delle scuole di secondo grado.

Un’iniziativa che, se avrà successo, potrebbe presto essere sottoposta al Miur per venire estesa anche altrove, come ha dichiarato il presidente nazionale Alberto Vermiglio.

Il progetto, rende noto l’Aiga, partirà all’inizio del prossimo anno scolastico con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti ai temi della legalità.

Attualmente, Aiga Bergamo ha fatto sapere di voler aderire all’iniziativa con un contributo concreto al buon esito della stessa.

Ciò avverrà attraverso la partecipazione attiva degli associati al percorso di divulgazione dei principi fondamentali del nostro ordinamento. Avranno inoltre il compito di riaffermare la funzione sociale dell’Avvocatura.

Introdurre un’ ora di legalità, in un momento così difficile per la scuola, dove sono costanti le aggressioni ai docenti, appare un’iniziativa più che lodevole.

“Faremo – conferma Vermiglio – un appello al MIUR affinché valuti di introdurre in tutte le scuole italiane la proposta avanzata dal Comune di Bergamo considerato che l’attuale materia di ‘Cittadinanza e costituzione’, introdotta nel 2010, non ha dato gli esiti sperati e riteniamo non venga sufficientemente ‘valorizzata’ all’interno delle ore di storia e geografia”.

Vermiglio ha auspicato che progetti del genere non restino “relegati alla discrezionalità e disponibilità delle singole amministrazioni territoriali”. Inoltre, ha ricordato l’importanza di trasmettere ai giovani il rispetto delle norme civiche.

“Sono proprio – conclude il presidente nazionale Aiga – coloro che dovranno garantire il rispetto delle norme civiche nel futuro che creeranno per loro generazione”.

 

 

 

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