Il medico, classe 1971, è stato arrestato per violenza sessuale a causa di palpeggiamenti sulle pazienti durante le visite ginecologiche.
Un medico è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di alcune donne: si sarebbe reso responsabile di palpeggiamenti indesiderati nel corso delle visite che effettuava sulle pazienti degli studi dove sostituiva temporaneamente dei colleghi. Gli ambulatori teatro delle violenze sarebbe quelli di San Bartolomeo Val Cavargna, Carlazzo e Porlezza.
E sono numerosi gli episodi di violenza sessuale che gli sono contestati e che hanno portato i carabinieri ad arrestarlo.
Il medico, classe 1971, è originario della Valsolda.
La vicenda dei palpeggiamenti indesiderati compiuti nel corso delle visite mediche si è rivelata da subito un caso spinoso per i Carabinieri della Stazione di Porlezza del maresciallo capo Luca Donadio, coordinati dalla Compagnia di Menaggio guidata dal comandante Filippo Bentivogli.
Il caso
Tutto ha avuto inizio a novembre 2017, quando una giovane donna si è recata dalle forze dell’ordine per denunciare una violenza sessuale. La giovane ha accusato il medico di base cui si era rivolta per un semplice consulto. L’uomo avrebbe perpetrato palpeggiamenti insistenti e contro la volontà della donna.A perpetrarla nei suoi confronti il medico di base al quale si era affidata per un consulto.
Una accusa grave ma anche molto difficile da dimostrare.
Dalla denuncia è partito il difficile lavoro delle forze dell’Ordine che, in breve tempo, sono riuscite a raccogliere altre sei testimonianze di pazienti vittime di analoghi episodi.
Le donne, tra il 2010 e il 2017, avevo subito palpeggiamenti in situazioni identiche nel corso di semplici consulti medici.
Nessuna di loro, però, aveva avuto la forza di denunciare. Per alcune di loro il racconto ai Carabinieri è stato il primo e l’unico di quel tremendo episodio.
Il modus operandi del medico di base era sempre lo stesso. Arrivate dal medico che sostituiva il proprio e dopo aver segnalato i fastidi o sintomi della propria patologia, venivano sottoposte ad una visita completa del corpo.
E nel corso di questa visita, avvenivano le violenze.
Tutte le donne sarebbero state palpeggiate nelle parti intime, senza nessuno strumento sanitario e in taluni casi anche senza gli appositi guanti.
Per questo motivo l’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata dalla sua posizione di medico.
L’accusa è stata inoltrata dalle autorità competenti anche all’Ordine dei Medici per l’avvio di sanzioni disciplinari. Nel frattempo l’uomo si trova ora in custodia cautelare agli arresti domiciliari. A breve dovrà rispondere di quanto accusato davanti al GIP.
Intanto, però, le indagini proseguono per capire se le vittime delle violenze siano di più.
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