Chiusa la gara indetta dalla Consip per la fornitura di 850 milioni di pezzi

La Consip ha annunciato la chiusura della gara per la fornitura di aghi e siringhe alle pubbliche amministrazioni, per un valore economico di 36 milioni di euro in due anni. Considerato che la spesa annua per tutte le tipologie di aghi e siringhe acquistate dalla Pa ammonta a circa 150 milioni di euro il risparmio è circa del 50 per cento.
La difformità dei prezzi delle siringhe era vista sino ad oggi come uno dei principali simboli di spreco nella sanità pubblica. Da ora in avanti, invece, le siringhe – per lo meno quelle comuni per iniezioni – avranno un costo unico, che varia dai 0,049 ai 0,063 euro a seconda della grandezza, con ribassi compresi tra il 35 e il 70 per cento rispetto ai prezzi a base d’asta per ciascuna della tipologie di prodotti messi a gara, ovvero quindici categorie di aghi e siringhe di uso comune che rappresentano la fetta maggiore dei consumi da parte delle strutture sanitarie pubbliche.
Con i fornitori aggiudicatari verrà stipulata una convenzione di fornitura, che potrà essere utilizzata dalle amministrazioni per i loro acquisti, fino a un massimo di circa 850 milioni di pezzi (pari a circa il 50% del fabbisogno annuo della pubblica amministrazione per le tipologie di aghi e siringhe messi a gara).
“Un risultato eccellente, per la qualità raggiunta e per il risparmio ottenuto rispetto ai prezzi che normalmente le amministrazioni pagano”. Così l’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni. “Abbiamo concluso una gara particolarmente complessa – ha commentato Marroni – non tanto per il prodotto acquistato, quanto per l’articolazione della procedura. E’ stata riservata massima considerazione sia agli elementi qualitativi dell’offerta, per dare alle pubbliche amministrazioni aghi e siringhe con standard di eccellenza, sia alle modalità di valutazione”.

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