Tra le principali novità il Polo unico della medicina fiscale, l’ampliamento delle cause di licenziamento e la stabilizzazione dei precari

Dal 1 settembre arriva il Polo unico della medicina fiscale. La competenza in materia di accertamenti medico legali sulle assenze dal lavoro per malattia passa all’Istituto nazionale della previdenza sociale, anche per quanto concerne i dipendenti pubblici, che fino ad oggi erano sottoposti al controllo delle Asl.
Il Polo unico Inps rappresenta una delle principali novità introdotte dal nuovo testo unico del pubblico impiego approvato nel Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, che, attraverso due decreti legislativi, attua la riforma Madia. Con la nuova normativa vengono allineate anche le fasce di reperibilità che attualmente presentano diversità di orari: per il settore pubblico, infatti le visita si svolgono tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18, con obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi; per il privato le fasce previste sono invece 10-12 e 17-19.
La riforma, inoltre, amplia da sei a dieci le ipotesi che possono portare al licenziamento. Tra queste figurano le false timbrature dei furbetti del cartellino, le assenze ingiustificate, ma anche le violazioni ‘gravi e reiterate’ delle norme comportamentali, lo ‘scarso rendimento’ e le ‘costanti valutazioni negative’ protratte per almeno 3 anni.
Per i licenziamenti, il tempo massimo per concludere l’azione disciplinare viene riportato a 120 giorni, come previsto attualmente. La precedente versione del decreto, infatti, limitava i giorni a 90. Ora però i termini diventano “perentori”, ovvero non si possono superare. Per i casi di illeciti colti in flagranza, come per i ‘furbetti del cartellino’, l’azione per il licenziamento deve concludersi invece in 30 giorni.
Per quanto riguarda, infine, il precariato, i provvedimenti prevedono l’assorbimento, nell’arco di un triennio di coloro che da tre anni, anche non continuativi, rispetto agli ultimi otto, sono a servizio della P.A. Superata la questione precari, ha aggiunto Madia, occorrerà riaprire le assunzioni, con particolare riferimento a persone giovani e qualificate.

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