Relazione finale del «I Corso Interattivo sulle Ulcere Cutanee»

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Il 15 gennaio 2016 si è svolto il I Corso Interattivo sulle Ulcere Cutanee presso l’Aula Magna dell’ OMCeO di Roma. L’Aula era piena (60 iscritti su 60 posti disponibili) a dimostrazione dell’interesse che gli argomenti presentati hanno per i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta ed altri specialisti  iscritti all’Ordine.

Dopo un saluto da parte dell’Ordine ai partecipanti, dato dai Consiglieri Dott. Hussein Musa Awad (Responsabile Organizzativo) e dalla Dott.ssa Cristina Patrizi (Responsabile della Formazione), la parola è passata al Dott. Maurizio Palombi (Coordinatore della Commissione Ulcere Cutanee dell’OMCeO di Roma e Responsabile Scientifico del Corso), che ha spiegato il motivo per cui insieme agli altri Membri della Commissione (Marco Cavallini, Guido Ciprandi, Cristiana Di Campli, Corrado Maria Durante, Andrea Frasca, Giorgio Guarnera, Claudio Pilati e Antonio Giovanni Richetta) si è deciso di fare questo Corso: COMINCIARE A SENSIBILIZZARE LA CLASSE MEDICA ALLA NECESSITA’ DI FARSI TROVARE PREPARATA AD AFFRONTARE PROBLEMATICHE CHE NEI PROSSIMI ANNI AUMENTERANNO SEMPRE DI PIU’.

Infatti l’aumento della spettanza di vita della popolazione e dell’incidenza di gravi malattie degenerative croniche, come il Diabete Mellito, farà sicuramente lievitare il numero di pazienti affetti da “Ferite Difficili”, lesioni che non guariscono autonomamente,  tendono a cronicizzarsi e non sono di facile risoluzione, come il piede diabetico, le ulcere da decubito, le ulcere da patologia vascolare e da malattie del connettivo infiammatorie ed autoimmuni, oltre alle lesioni traumatiche ed alle deiscenze delle ferite chirurgiche.

Le relazioni sono iniziate puntualmente alle ore 17 e, grazie all’attenta moderazione fatta dal Dott. Palombi  e dal Dott. Claudio Pilati (Direttore dell’Unità Spinale del CTO A. ALESINI) si sono puntualmente conclusi alle ore 21.40, consentendo ai partecipanti la compilazione dei Quiz per ottenere 4,5 crediti ECM. La partecipazione è stata attiva, l’uditorio ha ascoltato con molto interesse tutte le relazioni ed ha chiesto chiarimenti ai relatori e discussant.

Il Prof. Antonio Giovanni Richetta (dermatologo) ha parlato della classificazione di queste lesioni, importantissima per la diagnosi ed il successivo indirizzo terapeutico. Il Dott. Andrea Frasca (Coordinatore per la Regione Lazio dell’A.I.U.C.- Associazione Italiana Ulcere Cutanee), la Dott.ssa Cristiana Di Campli (esperta di piede diabetico) ed il Dott .Giorgio Guarnera (chirurgo generale e vascolare, co-fondatore e past Presidente nazionale dell’A.I.U.C.) hanno spiegato in modo semplice ed incisivo che i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta (spesso i primi ad imbattersi in questi pazienti nei loro ambulatori) devono sapere che tutte le ferite guariscono prima in ambiente umido, che vanno trattate evitando sostanze che traumatizzino la vitalità delle cellule deputate alla riparazione, che vanno trattate con presidi locali idonei e che ne va fatta cura e prevenzione, trattando in primis le cause che le hanno provocate.

Particolare attenzione ha suscitato la relazione del Dott. Guido Ciprandi (Chirurgo Pediatrico esperto in Wound Care), che ha fatto vedere come queste lesioni purtroppo cominciano ad essere sempre più frequenti anche nei piccoli pazienti pediatrici, che presentano problematiche anche più complesse rispetto ai pazienti adulti. Il Dott. Corrado Maria Durante (chirurgo plastico militare esperto in Wound Care) ha spiegato quale potrebbe essere un basic kit che ogni medico di base dovrebbe avere a portata nel proprio ambulatorio per affrontare una medicazione di queste lesioni. Non sono necessari presidi complessi e  costosi : guanti monouso, un idrogel e/o una schiuma di poliuretano  soluzione fisiologica,qualche leggero antisettico come l’amuchina, creme o spray all’argento, garze grasse alla paraffina, garze sterili e bende d’ancoraggio e, volendo al massimo un bisturi monouso per fare toilette della ferita in modo semplice e delicato.

Ha ricordato che in prima istanza non è opportuno fare più del necessario e che eventualmente dopo questo semplice intervento il paziente può essere avviato ad  un P.S. o un Ambulatorio Medico o Infermieristico Specialistico.  Il Prof. Cavallini (Chirurgo Responsabile di un Master sul Wound Care) ha sottolineato l’importanza di creare Team Multidisciplinari per ottenere risultati positivi più rapidi, in quanto si sfruttano le diverse professionalità in modo sinergico. Il relatore ha poi sottolineato come anche gli organi politici regionali si stiano sensibilizzando in tal senso, avendo deliberato che è indispensabile un’azione sinergica fra i Medici di Medicina Generale e i Medici, Infermieri e Podologi specialisti in Wound Care nel trattamento del piede diabetico.

Parole di preoccupazione per l’inesistenza attuale di una rete integrata Ospedale-Territorio-Domicilio, alla quale i medici possano indirizzare i loro pazienti, sono state espresse dalla Dott.ssa Cristina Patrizi, anche alla luce della sua esperienza nella direzione e gestione dei team  di assistenza pubblica domiciliare ( C.A.D.)

La Commissione Ulcere Cutanee dell’OMCeO di Roma, per bocca del suo coordinatore Dott. Maurizio Palombi, ha preso l’impegno di andare avanti con prossimi corsi di formazione-informazione residenziali e F.A.D. per dare sempre maggiori informazioni e contribuire a far in modo che le reti già esistenti (Ospedale-Territorio-Domicilio) vengano integrate e coordinate fra loro per facilitare i percorsi diagnostico-terapeutici, necessari a risolvere in modo efficace, efficiente e senza spese aggiuntive queste gravi problematiche. Della serie ogni pedina al posto e al momento giusto, purché si riesca ad estendere l’informazione ad un numero sempre maggiore di medici sul territorio, in modo che si parli tutti la stessa lingua.

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