Molte le iniziative per risanare la sanità nel Lazio: spesa sotto controllo, più qualità nelle cure e nuovi investimenti

La sanità nel Lazio è una delle più colpite dalla crisi economica. L’emergenza sanitaria che coinvolge soprattutto gli operatori del settore mina la qualità del servizio offerto.
Una crisi profonda che investe l’organizzazione assistenziale regionale dal 2007, quando si sono raggiunti 2 miliardi di disavanzo su circa 9 miliardi di budget. Grazie alla delibera n.66 si approva un piano di “rientro della sanità” volto a ristabilire l’equilibrio finanziario dell’intero sistema sanitario nazionale e quindi anche quelli regionali in gravi difficoltà. Dopo 10 anni i primi risultati positivi. A marzo si è registrato un margine operativo positivo (ricavi – costi, al netto delle partite finanziarie) di +137.
Tra i dati più negativi della Sanità nel Lazio la diminuzione del personale dal 2008 al 2016 di 9.138 unità. Il riassetto in atto prevede però una spinta positiva: tra il 2017 e il 2018, tra nuove assunzioni e stabilizzazione dei precari, verranno designate 2800 unità. Buone notizie soprattutto per gli ex giubilari. 545 medici anestesisti, infettivologi, tecnici di radiologia, psichiatri, nefrologi, infermieri e autisti barellieri dell’ARES 118 in servizio presso i Pronto Soccorso assunti in occasione del Giubileo indetto da Papa Francesco Piano sanitario per l’Anno santo, prorogati fino a dicembre 2017. Banditi inoltre – per la prima volta dopo il commissariamento – 55 nuovi concorsi per Primari.
Il riassetto economico ha permesso un miglioramento dell’intera sanità nel Lazio, con diverse conquiste fondamentali per i cittadini. Tra gli indicatori più efficienti, i LEA (Livelli essenziali di assistenza). Durante il dissesto economico non si è raggiunta la soglia minima di 160, superata invece già a partire dal 2015. Verranno inoltre cancellati gli extra ticket regionali e le liste d’attesa – maglia nera dell’intero sistema sanitario nazionale. Modificata inoltre la disciplina delle case di riposo e approvato il registro tumori, per una maggiore prevenzione delle malattie oncologiche.
La strategia di risanamento per la sanità nel Lazio prevede un generale riassetto della struttura sanitaria regionale. Stabiliti protocollo d’intesa con i Policlinici universitari – il bacino più grande di formazione – accordi con i medici di medicina generale per velocizzare la procedura di prenotazione delle visite, nuovi criteri per la selezione e l’ingaggio dei direttori sanitari e chiusura del percorso di accreditamento dei privati. Da settembre prossimo sono, inoltre, previste soluzioni strutturali innovative come la prestazione aggiuntive e l’estensione dell’orario di servizio fino alle 22:00 e nei giorni di sabato e domenica per snellire liste di attesa e garantire un accesso sempre più ampio alle cure, venendo incontro alle esigenze dei cittadini.
Previsti anche nuovi finanziamenti per la sanità nel Lazio. 550 milioni totali per “cambiare il volto alle strutture sanitarie del Lazio”. Sbloccati 264mln di euro della III fase ex art. 20, 176 milioni dell’articolo 71 legge 448/98 e 109 milioni di quota aggiuntiva.

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